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Ironia e amarezza con Eduardo De Filippo

L'azione scenica si svolge durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e si sofferma sulle microstorie del capofamiglia Gennaro, interpretato da Nino Zappalà

  • 5 dicembre 2003

Il tratto corrosivo, ironico ed inconfondibile di Eduardo De Filippo è di scena al teatro Franco Zappalà di Palermo (via Autonomia Siciliana 125) con “Napoli milionariadal 6 al 21 dicembre. La regia dello spettacolo, un classico di Eduardo De Filippo che debuttò al San Carlo di Napoli nel 1945, è affidata a Franco Zappalà e racconta la vicenda della povera famiglia Jovine che vive in un rione napoletano. L’azione scenica si svolge durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e si sofferma sulle microstorie del capofamiglia Gennaro (interpretato da Nino Zappalà), tranviere disoccupato e la moglie Amalia (Silvana Di Salvo) che è costretta a ricorrere al mercato nero per sostenere la famiglia.  

Tre atti per ridere, riflettere e assaporare l’amaro che De Filippo riesce a distillare goccia a goccia, mentre si assiste all’incursione della polizia in casa Jovine, a seguito di una soffiata. Per non far scoprire sotto il materasso il materiale proveniente dal mercato nero, Gennaro dovrà spacciarsi per morto e, anche sotto i bombardamenti, tra il fuggi fuggi generale, non si muoverà. Accanto a lui resterà anche il brigadiere Ciappa (Paolo Tutone) che non crede affatto nella morte di Gennaro e mantiene la sua posizione fino alla fine. Terminata la guerra, i tempi sono cambiati e quando si rifarà vivo Gennaro, che era stato deportato in Germania e creduto morto dai familiari, non troverà più nulla uguale a prima. La stessa moglie, Amalia, infatti, ha iniziato una relazione con Enrico Settebellezze (Roberto Albin), tassista disoccupato. L’epilogo dello spettacolo porta con sé una morale ben precisa: ogni uomo deve far affidamento sulla sua volontà per andare avanti e cercare di migliorarsi. 

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Tra i protagonisti: i figli, Maria Rosaria (Giusy Di Blasi) ed Amedeo (Marco Feo), che si arrangia con qualche furtarello insieme con Peppi ‘u criccu (Ugo Ferla); il ragioniere Riccardo Spasiano (Mario Terrano); ‘o menzo prevete, ovvero l’uomo di fatica (Ciro Capone). Il resto del cast è composto da:  il dottore (Angelo La Franca); Federico, operaio del gas (Roberto Mascia) Pasqualinu u pitturi (Cesare Biondolillo); Adelaide Schiano, vicina di Amalia (Isabella Giaffa); Assunta, sua nipote (Ornella Cascinelli); Donna Peppenella, cliente di Amalia (Mariella Villella); Teresa e Margherita, amiche di Amalia (Stefania Vitale e Betty Cicirello). Gli spettacoli andranno in scena il sabato alle 21.30 e la domenica alle 18.30. Il biglietto costa 13 euro (intero), 12 euro (ridotto Cral) e 8 euro (militari e ragazzi). Altre informazioni al botteghino del teatro, telefono 091.362764 oppure 091.543380.

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