TEATRO
Ironia e amarezza con Eduardo De Filippo
L'azione scenica si svolge durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e si sofferma sulle microstorie del capofamiglia Gennaro, interpretato da Nino Zappalà
Il tratto corrosivo, ironico ed inconfondibile di Eduardo De Filippo è di scena al teatro Franco Zappalà di Palermo (via Autonomia Siciliana 125) con “Napoli milionaria” dal 6 al 21 dicembre. La regia dello spettacolo, un classico di Eduardo De Filippo che debuttò al San Carlo di Napoli nel 1945, è affidata a Franco Zappalà e racconta la vicenda della povera famiglia Jovine che vive in un rione napoletano. L’azione scenica si svolge durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e si sofferma sulle microstorie del capofamiglia Gennaro (interpretato da Nino Zappalà), tranviere disoccupato e la moglie Amalia (Silvana Di Salvo) che è costretta a ricorrere al mercato nero per sostenere la famiglia.
Tre atti per ridere, riflettere e assaporare l’amaro che De Filippo riesce a distillare goccia a goccia, mentre si assiste all’incursione della polizia in casa Jovine, a seguito di una soffiata. Per non far scoprire sotto il materasso il materiale proveniente dal mercato nero, Gennaro dovrà spacciarsi per morto e, anche sotto i bombardamenti, tra il fuggi fuggi generale, non si muoverà. Accanto a lui resterà anche il brigadiere Ciappa (Paolo Tutone) che non crede affatto nella morte di Gennaro e mantiene la sua posizione fino alla fine. Terminata la guerra, i tempi sono cambiati e quando si rifarà vivo Gennaro, che era stato deportato in Germania e creduto morto dai familiari, non troverà più nulla uguale a prima. La stessa moglie, Amalia, infatti, ha iniziato una relazione con Enrico Settebellezze (Roberto Albin), tassista disoccupato. L’epilogo dello spettacolo porta con sé una morale ben precisa: ogni uomo deve far affidamento sulla sua volontà per andare avanti e cercare di migliorarsi.
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