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“Japan Festival”, arti e tradizioni del Sol Levante

Più di trecento artisti si esibiranno in performance di canti e musiche tradizionali che si alterneranno a danze in kimono e dimostrazioni d’arti marziali

  • 26 marzo 2004

Dopo il successo riscosso a Sidney, Montreal, Vienna e Parigi, il “Japan Festival” farà tappa a Palermo, sabato 27 e domenica 28 marzo al teatro Politeama Garibaldi, in occasione di un gemellaggio con l’Orchestra Sinfonica Siciliana che otto anni fa realizzò un tour nel Sol Levante, dando inizio ad una rete di scambi culturali ed artistici sempre più fitta tra due paesi che pur essendo distanti condividono la discendenza da culture millenarie, dotate di inestinguibile fascino. Più di trecento artisti si esibiranno in performance di canti e musiche tradizionali che si alterneranno a danze in kimono e dimostrazioni d’arti marziali, creando una ricchezza di suggestioni tale da fornire un panorama attento e sfaccettato delle differenti espressioni artistiche più antiche di varie regione del Giappone. Il Festival è stato organizzato da Nikkon Express, uno dei più prestigiosi tour operator giapponesi, in collaborazione con Selene Viaggi e Coretour Viaggi di Palermo e voluta dall’assessorato regionale al Turismo e dall’Aast di Palermo e Monreale e si propone di favorire gli scambi tra la Sicilia ed il Giappone al fine di incrementare il turismo asiatico nella nostra isola.

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La prima sera vedremo esibirsi sul palco del teatro siciliano il gruppo musicale Shosun-Kai, che eseguirà musiche tradizionali impiegando il koto e lo shamisen, i più antichi tra gli strumenti musicali nipponici, accanto allo straordinario coro di 41 elementi Nara frauen chor, al celebre maestro di arti marziali Takaaki  Sekiguchi, che darà la possibilità al pubblico di accedere alle atmosfere rarefatte di una disciplina come lo Iaido, che insegna allo Iaidoka a mantenere il delicato equilibrio tra l’esplicazione della forza e la spiritualità ed ancora al coro femminile Mito Aoi che per l’occasione si esibirà nella lettura musicata dei waka, antiche poesie giapponesi, ed infine alle “danze dell’eternità” dell’Asano Mizuho Dancing Institute, conosciute anche come “danze angeliche”, che incarnano il fascino della cultura nipponica dell’antichità e si propongono di evocare il mondo celeste e l’infinito.

La seconda serata prevede invece l’esibizione di My Aunts, un gruppo di artisti che illustra le proprie performance canore accompagnandole con il linguaggio dei segni, del gruppo Sobu-Ryu Bunkagoto che suonerà con il koto una melodia simbolo della primavera giapponese, del coro femminile di Wa-No-Kai, vincitore in patria di festival e numerosi premi, delle sfilate in kimono di Miyabi, dirette da Etsuko Aoki, le danze moderne di Yamanaka ed a conclusione l’ensemble di Chidori-Kai, che attraverso le danze popolari giapponesi tenta di trasmettere il valore dell’amicizia e la concordia tra le diverse culture. L’evento, che è in programma per sabato 27 marzo alle ore 20.30 e domenica 28 marzo alle ore 18,30 al teatro Politeama,  prevede in parallelo l’apertura di una mostra di artigianato e tradizioni giapponesi, costellata di dimostrazioni pratiche che si svolgeranno nel corso della mostra stessa, visitabile nei due giorni dalle ore 11 alle 18.30. L’ingresso è gratuito e destinato ai possessori degli inviti che sarà possibile ritirare, fino ad esaurimento, presso il botteghino del teatro Politeama Garibaldi.

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