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Kals'art Winter: ecco il "Sipario" di Mancinelli

Il Sipario di Gustavo Mancinelli torna in mostra al teatro Politeama, accompagnato da una matinèe in onore della cultura napoletana e palermitana

  • 30 gennaio 2010

La prossima tappa del Kals'art Winter di questa stagione è la Mostra del Sipario, ovvero l'occasione per omaggiare due artisti del passato Giuseppe e Gustavo Mancinelli, il primo, protagonista attivo della pittura romantica napoletana dipinge un apprezzatissimo sipario per il teatro San Carlo di Napoli, il figlio Gustavo, invece, diviene pittore per i Savoia e si trasferisce a Palermo, dando vita qualche anno dopo ad uno splendido sipario per il nostro Teatro Politeama.

Il sipario in questione per ben cinquant'anni è rimasto conservato nei magazzini del teatro Massimo a Brancaccio; grazie ad un restauro a cui era stato sottoposto negli anni '30 ad oggi è stato necessario solo un piccolo intervento per far tornare i colori alla loro brillantezza originale. ll sipario quindi restaurato e trasportato al Politeama grazie all'intervento della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, all'Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo Nino Stano ed ai finanziamenti del Comitato della Piccola Industria di Confindustria Palermo, ora si trova installato nel posto per cui era stato progettato e realizzato e sarà possibile visitarlo ad ingresso libero da domani domenica 31 gennaio fino a mercoledì 3 febbraio (tutte le mattine dalle ore 9.30 alle 13, ad eccezione di martedì, in cui il teatro è impegnato in altre attività).

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L'evento sarà inaugurato ed accompagnato da un concerto, domenica 31 gennaio: una matinée sulle note di una musica che riporta all'atmosfera della Belle Epoque e che vogliono ancora di più sottolineare e rendere omaggio al legame tra la cultura palermitana e quella napoletana, città d'origine dei Mancinelli, gemellate e legate dalla presenza delle due opere. L'esibizione coinvolgerà un ensemble di pianoforte violino e violoncello e due voci palermitane: il soprano Valentina Vitti e il tenore Giulio Pellegra. A proposito di quest'operazione l'Assessore Nino Strano, sottolinea: «Il recupero di un reperto così prestigioso e dalla grande valenza non solo artistica, ma anche culturale in senso più ampio, è un'opera meritoria, e averlo riportato alla sua funzione originaria rende il teatro Politeama ancora più unico».

Vale la pena ammirare quest'opera che rappresenta Eschilo alla corte di Gerone a Siracusa, dove presenta le Etnee. Al centro è possibile riconoscere Gerono seduto su un sedile, abbigliato con una cappa rossa e con in mano uno scettro; tutt'attorno varie figure femminili ed in particolare una che accompagna con la lira Eschilo intento a declamare i suoi versi. Apprezzato anche da critici come Vittorio Sgarbi, che è stato il curatore della prefazione del calendario Di Meo, che quest'anno ha ritratto i dettagli dei sipari di Napoli e Palermo (al riguardo maggiori informazioni su www.balarm.it/articoli/vis.asp?idarticolo=5575), che a proposito di quello di Palermo dichiara: «Il sipario rivela una nuova idea dello spazio, uno scorcio di architetture nella luce chiara di un mattino senza fine. Per Gustavo Mancini il sipario è già cinema, nel taglio improvviso e audace. Visione che non è contenuto ma esce dallo spazio teatrale. Un sipario puo' essere anche una nuova concezione dello spettacolo. Compito del teatro come di tutta l'Arte è "fare mondi". Un nuovo mondo al Politeama».

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