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L'Agricantus protesta col Comune

Balarm
La redazione
  • 17 luglio 2006

La conferenza stampa indetta dalla cooperativa Agricantus, in occasione della presentazione della stagione di spettacoli estivi, è stato anche un momento per dare voce alla protesta sulla gestione della cultura da parte dell'aministrazione comunale guidata dal sindaco Diego Cammarata.

All'incontro, oltre a Vito Meccio, presidente della cooperativa Agricantus, hanno preso parte Antonio Costumati delle ACLI Sicilia, Filippo Parrino della Lega delle Cooperative, Giovanni Felice della Confesercenti, Rosario Filoramo e Agostino Portanova, consiglieri comunali rispettivamente dei Ds e di Forza Italia.

Punto di partenza della protesta è stata la mancata risposta da parte del Comune (ex Ufficio Grandi Eventi o Assessorato alla Cultura), alla domanda di cofinanziamento del "Festival Palermo non scema", che senza il contributo dell'amministrazione rischia di chiudere anticipatamente. In risposta l'Agricantus ha già fatto partire una petizione, con la raccolta di 800 firme, che ha l'obiettivo di chiedere al Consiglio comunale di salvare il festival, che per 45 spettacoli (fruiti da una media di 25 mila persone a stagione) spende circa 65 mila euro, facendo pagare un biglietto simbolico di solo un euro a serata.

Durante l'incontro sono stati toccati anche altri punti riguardanti la gestione della cultura in città. In particolare, l'assenza di criteri equi e logici nella valutazione dei progetti e della loro definitiva approvazione da parte dell'ex Ufficio Grandi Eventi, l'assenza di interlocutori all'interno dello stesso ufficio, l'assenza di un progetto culturale nell'attuale amministrazione. Anche Agostino Portanova di Forza Italia ha ammesso che l'Ufficio Grandi Eventi non ha funzionato secondo le aspettative e che la programmazione culturale del Comune non può limitarsi al solo Kals'art.
red.

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