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L’itinerario del sé nella videoarte di Cislaghi

  • 17 aprile 2007

La Galleria francesco pantaleone arteContemporanea, in via Garraffello 25 a Palermo, presenta la mostra personale di Carlo Cislaghi (Magenta, 1976), giovane artista residente e attivo a Palermo, che espone una videoinstallazione, dei disegni e un video. I lavori ci conducono in un viaggio introspettivo legato alla storia personale dell’artista. La mostra, curata da Daniela Bigi, (visitabile fino al 5 maggio; aperta il giovedì ore 16-20, gli altri giorni su appuntamento) si intitola “Oculus inscius” e ci proietta nella dimensione legata al ricordo, scrive appunto la Bigi, “che non si chiude nei confini del sé ma parte dalla propria singolarità per rintracciare piani di condivisione”. La videoinstallazione, formata da sei monitor collegati l’uno all’altro, ci proietta in un universo di reminiscenze lontane connesse forse all’infanzia dell’artista, alla sua dimensione personale, in luoghi che potrebbero essere soltanto dei flash del passato remoto di chiunque.

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L’occhio di Carlo ci scruta da uno di questi video non cosciente di chi lo osserva dall’altra parte, sottolineando comunque la sua presenza che si ripete in una sorta di albero genealogico tracciato su una grande mappa. Il video esposto conferma il riferimento al mondo dell’infanzia, letteralmente sospeso e minacciato da una tecnologia fredda e distaccata. Anche i disegni sono caratterizzati da uno stile estremamente semplice ed essenziale, quasi minimalista. Il tratto nero è infatti segnato su una superficie pittorica bianca, come un graffito rupestre che abbozza figure indefinite e indecifrabili, riportandoci così alle origini del gesto pittorico. Cislaghi ha partecipato a diverse mostre tra cui nel 2005 alla sesta edizione del “Genio di Palermo” con un video che si riferiva sempre al tema della memoria personale e introspettiva. Le tematiche affrontate in questa mostra sono quelle delle origini, dell’appartenenza geografica e culturale indagate però con differenti media tecnologici.

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