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La classica di Kandinskj illumina lo Spasimo

  • 25 giugno 2004

Un susseguirsi festoso di manifestazioni musicali attrae un numero sempre maggiore di spettatori, che da lunedì 28 giugno potranno elencare anche il Festival “Concerti di Primestate” tra le possibilità ricreative di questo giugno/luglio palermitano. L'Associazione Kandinskj di Palermo, guidata dalla giovane pianista Deborah Conte, è così giunta al suo tredicesimo appuntamento con la sua città, proponendo ancora una volta un cartellone molto invitante che si concretizzerà nella chiesa sconsacrata di Santa Maria dello Spasimo (dietro piazza Kalsa), sempre alle 21.15. Il compito di inaugurare questa nuova stagione 2004 spetta, come è giusto che sia, all'Orchestra dell'Associazione, condotta dal direttore stabile Aldo Lombardo. In programma per il 28 giugno due pagine celebri dell'Ottocento tedesco: la “Settima sinfonia” di Beethoven e il “Primo concerto per pianoforte” di Brahms, con la stessa Conte come solista.

Domenica 4 luglio anche l'Ensemble Ottocento si cimenta nel “Settimino” di Beethoven, composizione un po’ meno nota nell’ambito della produzione del grande sinfonista tedesco, ma di gran lunga la più importante nel suo genere per le soluzioni timbriche: l’organico è formato da clarinetto, corno, fagotto, violino, viola, violoncello, contrabbasso. Nella seconda parte del concerto, l'Ensemble Ottocento rimarrà in area germanica e al primo ’800 col “Gran Nonetto” di Louis Spohr (sempre per archi e fiati). Il giorno dopo, lunedì 5 luglio, si cambia registro e il programma spazia in un territorio – culturale, s’intende – franco-russo. Il Bellini’s Wind & Piano eseguirà “The Little Negro” di Claude Debussy e il “Sextuor” di Francis Poulenc, brani che rappresenteranno i primi decenni del XX secolo. Si scenderà poi al tardo Ottocento con “Gopak of Joyful fellous” di Modest Mussorgsky e una suite dallo “Schiaccianoci” di Piotr Ylic Cajchovsky.

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L’America del ’900 sarà la protagonista di mercoledì 7 luglio: il soprano Elisabeth Lombardi Smith, accompagnato al pianoforte da Massimo Bentivegna, eseguirà i “Twelve poems of Emily Dickinson” di Aaron Copland, musicista noto al grande pubblico soprattutto per le sue musiche destinate al cinema e alla danza, e gli “Hermit songs” di Samuel Barber, opera quasi sconosciuta di un compositore comunque poco frequentato nel nostro paese. Ancora l’America e ancora il XX secolo, stavolta con un più marcato sapore jazzistico allieteranno il pubblico che si recherà allo Spasimo sabato 10 luglio ad ascoltare il Quartetto Acram, formazione ormai ben nota agli habitués dei Concerti di Primestate. In programma i quartetti per archi che William «Billy» Strayhorn ha scritto su temi di Duke Ellington, con cui ha collaborato a lungo. Chiuderà la rassegna l’ensemble Gli Archi giovedì 15 luglio. Di Gioacchino Rossini saranno proposte la notissima e frizzante Ouverture da “Il barbiere di Siviglia” e l’incantevole “Sesta sonata per archi”; di Felix Mendellsohn-Bartholdy, invece, avremo il piacere di ascoltare la “Decima” delle dodici sinfonie giovanili per archi, brani solitamente poco frequentati nelle nostre sale da concerto, dove si preferiscono le classiche cinque sinfonie numerate.

Un programma vario, dunque, ma ben calibrato tra ’800 e ’900, che offre l’occasione di ascoltare brani poco celebri in una cornice architettonica molto seducente. E si tratta anche di una buona occasione di arricchimento culturale, tenendo conto del prezzo dei biglietti: 8 euro l’intero, 5 euro il ridotto. Ma è possibile anche sottoscrivere un abbonamento che costa 30 euro a prezzo pieno oppure 20 euro con le consuete riduzioni (studenti di Conservatorio, giovani e anziani). Per ogni altra informazione si può telefonare al numero 091.331618, visitare il sito www.asskandi.it, oppure scrivere ad asskandi@asskandi.it.

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