La Cosmopolis secondo “Margini”
La diversità unisce non divide, quando si racconta e legge. Perché la scrittura è l’unico porto franco dove attingere ogni riflessione possibile. Cosicché da questo bastimento letterario ci s’interroga sui tanti perché di oggi e ogni leva del disordine viene minuziosamente registrata, alla ricerca di un ordine (forse possibile) al di là del caos e delle parole, per esorcizzare la disintegrazione che ci circonda. In una stiva più sotto, tenendo stretta aderenza alla metafora navale, troviamo “Anticipazioni” ovvero uno sguardo a ciò che sarà letto. In questo numero un capitolo del pamphlet “I sette magnifici Shakespeare”, scritto a quattro mani da Alfonso Geraci ed Emiliano Morreale. A seguire, poi, “Carte Scoperte”. Tre diverse autrici (nell’ordine Marinella Fiume, Beatrice Monroy e Leonora Cupane) nel viaggio più nascosto del sé. Poi “Laboratori”, ciò che di più nuovo ed originale può essere rappresentato aldilà e aldiquà di una pseudo micro-Cosmopolis (racconti di Natalia Aggiato, Antonio Castiglia, Giorgio D’Amato, Gisella Modica, Liliana Pettinato, Saverio Puleo e Marisa Vinci) e “Il pescatore nella rete”, rubrica di Antonio Musetto, per un viaggio nella blogosfera del racconto. In ultimo “Bussole”, spunti e orientamento su ciò che si racconta attraverso la lettura (testi di Filippo La Porta, Marcello Benfante, Mario Desti, Tonya Puleo e Gilda Terranova). Facendo un passo indietro, cioè “Aperture”, l’unico racconto non dimenticato, perché appunto disegnato – un utile espediente questo, per rammentare anche la grafica di “Margini”, curata da Grafimated Cartoon –, “You & Me” di Guido Accascina; l’incontro-scontro di due mondi, con uno che non riesce a trovare il suo spazio neppure nel quadratino di un fumetto.
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