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La Cosmopolis secondo “Margini”

  • 5 marzo 2007

E’ la sintesi di storie da un mondo incasinato, la Cosmopolis rappresentata da “Margini”(pagg.183 - € 8,00), rivista semestrale, diretta da Beatrice Agnello e Gian Mauro Costa, già al giro di boa del primo anno con Navarra Editore. Nonostante la corposità del tema, la rivista mantiene una organicità che non stona affatto con le sue diverse scritture, più o meno conosciute, presenti nelle diverse aree in cui sono sostanziate le storie. In “Aperture” – i primi ventuno racconti –, il tema principale non è la macro-Cosmopolis – di fatto contraddittoria – a manifestare la verità possibile, ma la micro-Cosmopolis, nei suoi occhi e nelle voci, tra la gente più sparuta e nelle strade, nei pensieri spesso distratti da tempi veloci, dove i contorni tendono a perdersi. La mediazione degli autori (Enzo Guarrasi, Giulia De Spuches, Costanza Quatriglio, Giovanni Accardo, Nicolò La Rocca, Bianca Stancanelli, Salvatore Nicosia, Amelia Crisantino, Gian Mauro Costa, Arturo Grassi, Giuseppe Crapanzano, Giulio Critoffanini, Giacomo Pilati, Maurizio Padovano, Silvana Fernandez, Giovanni Massa, Franco La Cecla, Fulvio Vassallo Paleologo, Rosalba Spagnoletti e Pupino Samonà) consente l’osservazione dell’umanità misurata col metro dell’identità individuale.
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La diversità unisce non divide, quando si racconta e legge. Perché la scrittura è l’unico porto franco dove attingere ogni riflessione possibile. Cosicché da questo bastimento letterario ci s’interroga sui tanti perché di oggi e ogni leva del disordine viene minuziosamente registrata, alla ricerca di un ordine (forse possibile) al di là del caos e delle parole, per esorcizzare la disintegrazione che ci circonda. In una stiva più sotto, tenendo stretta aderenza alla metafora navale, troviamo “Anticipazioni” ovvero uno sguardo a ciò che sarà letto. In questo numero un capitolo del pamphlet “I sette magnifici Shakespeare”, scritto a quattro mani da Alfonso Geraci ed Emiliano Morreale. A seguire, poi, “Carte Scoperte”. Tre diverse autrici (nell’ordine Marinella Fiume, Beatrice Monroy e Leonora Cupane) nel viaggio più nascosto del sé. Poi “Laboratori”, ciò che di più nuovo ed originale può essere rappresentato aldilà e aldiquà di una pseudo micro-Cosmopolis (racconti di Natalia Aggiato, Antonio Castiglia, Giorgio D’Amato, Gisella Modica, Liliana Pettinato, Saverio Puleo e Marisa Vinci) e “Il pescatore nella rete”, rubrica di Antonio Musetto, per un viaggio nella blogosfera del racconto. In ultimo “Bussole”, spunti e orientamento su ciò che si racconta attraverso la lettura (testi di Filippo La Porta, Marcello Benfante, Mario Desti, Tonya Puleo e Gilda Terranova). Facendo un passo indietro, cioè “Aperture”, l’unico racconto non dimenticato, perché appunto disegnato – un utile espediente questo, per rammentare anche la grafica di “Margini”, curata da Grafimated Cartoon –, “You & Me” di Guido Accascina; l’incontro-scontro di due mondi, con uno che non riesce a trovare il suo spazio neppure nel quadratino di un fumetto.
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