La Lav contro i canili lager
Anche nel prossimo weekend, 8 e 9 aprile, dalle 10 alle 20, la Lav - Lega anti vivisezione di Palermo sarà sotto i portici di via Ruggiero Settimo per un'iniziativa contro i canili lager. L'appuntamento, che si svolge su tutto il territorio nazionale, replica quello dello scorso fine settimana. La campagna di sensibilizzazione dell'associazione animalista sul fenomeno del randagismo intende far conoscere all'opinione pubblica le condizioni di vita dei cani detenuti nei canili, oltre che denunciare l'esistenza di vere strutture simili a ''lager'' in Italia e il business milionario che si sarebbe creato attorno a esse.
«Molti comuni - affermano gli operatori della Lav - sono incapaci di gestire il randagismo e appaltano a privati la gestione del canile, pagando una diaria che varia dai 2 ai 7 euro giornalieri per cane, un giro di denaro che si aggira intorno ai 500 milioni di euro all'anno. Un canile con mille cani può arrivare ad aggiudicarsi un appalto di 2,5 milioni di euro. Persone senza scrupoli, attirate dalla possibilità di accumulare molto denaro con pochi rischi, hanno costruito sulla gestione dei canili un business». Gli animalisti lanciano un grido d'allarme contro queste persone: «Lasciati operare da istituzioni compiacenti - affermano - lucrano sulle sovvenzioni pubbliche raccogliendo centinaia di cani e relegandoli in strutture inadatte dove vivono in spazi angusti e sovraffollati, denutriti e in condizioni sanitarie inadeguate. I controlli sono carenti, i maltrattamenti all'ordine del giorno, le malattie dilagano, la mortalità supera anche il 50%». Per maggiori informazioni, visitare i siti www.lavpalermo.it e www.nolager.com.
da.s.
«Molti comuni - affermano gli operatori della Lav - sono incapaci di gestire il randagismo e appaltano a privati la gestione del canile, pagando una diaria che varia dai 2 ai 7 euro giornalieri per cane, un giro di denaro che si aggira intorno ai 500 milioni di euro all'anno. Un canile con mille cani può arrivare ad aggiudicarsi un appalto di 2,5 milioni di euro. Persone senza scrupoli, attirate dalla possibilità di accumulare molto denaro con pochi rischi, hanno costruito sulla gestione dei canili un business». Gli animalisti lanciano un grido d'allarme contro queste persone: «Lasciati operare da istituzioni compiacenti - affermano - lucrano sulle sovvenzioni pubbliche raccogliendo centinaia di cani e relegandoli in strutture inadatte dove vivono in spazi angusti e sovraffollati, denutriti e in condizioni sanitarie inadeguate. I controlli sono carenti, i maltrattamenti all'ordine del giorno, le malattie dilagano, la mortalità supera anche il 50%». Per maggiori informazioni, visitare i siti www.lavpalermo.it e www.nolager.com.
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