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La prima è buona con qualche se e qualche ma

  • 11 settembre 2006

Alzi la mano chi al 30° minuto del primo tempo sul punteggio di 3 a 0 a favore della squadra rosa avrebbe scommesso un solo euro su di una partita dal risultato incerto fino alla fine. Eppure la Reggina , gravata dalla pesante penalizzazione di -15, aveva messo paura alla squadra rosanero nei primi dieci minuti di gioco sfiorando il vantaggio in almeno due occasioni sventate dal provvidenziale Agliardi.

Chi non ha visto la partita (in tanti dato l’inspiegabile quanto ingiusto atteggiamento del colosso Sky di puntare sul prodotto B piuttosto che coprire interamente la massima serie), ed ha seguito il racconto dell’intero incontro, si sarà fatto un quadro non molto dissimile dalla realtà che sa tanto di un misto tra appagamento mentale sul rassicurante vantaggio e vistose sbavature difensive.

Delle due preferiamo scegliere sicuramente l’appagamento come augurio per un campionato di vertice ma, alla prova dei fatti, ogni puntata o traversone verso le parti dell’area palermitana faceva trattenere il fiato al pubblico di fede rosa. Siamo corsi a rivedere le immagini ed abbiamo avuto conferma dell’infortunio occorso a Barzagli a seguito di una rovinosa caduta, ma l’indispensabilità del difensore toscano nel reparto arretrato rosa non può e non deve servire da alibi per l’ora di pathos vissuto al Barbera dagli spettatori di fede rosanero.

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In panca Guidolin avrà, con la consueta meticolosità, annotato tutto e siamo certi che saprà puntare dritto al cuore del problema.
Bisogna correre ai ripari in fretta perché non sempre troverai di fronte una squadra disposta a graziarti e non sempre la fortuna ti potrà assistere come in alcune occasioni. Non comprendiamo la scelta del tecnico di non portare in panca un difensore centrale puro, puntando all’adattamento di Zaccardo centrale in caso di necessità.

Il primo Palermo di campionato, dopo averne evidenziato le note dolenti, ci è parso una squadra dove muscoli e tecnica formano un connubio perfetto. La difesa ha beneficiato di uno Zaccardo super e rinvigorito dalla fiducia cieca che su di lui nutre Guidolin e di un Pisano che è poco incline a sbavature sia in fase difensiva che in fase propositiva. Il centrocampo si giova di fosforo e muscoli forniti dall’accoppiata italo-brasiliana Corini & Simplicio e del moto perpetuo di Diana, quest’ultimo abile a scambiarsi di ruolo con Zaccardo quando l'azzurro si sgancia in proiezione offensiva ed accorciare la cerniera centrale di centrocampo accanto a Corini e Simplicio in fase difensiva. Peccato non averne sfruttato gli inserimenti in avanti, pezzo forte dell’ex doriano, specie nella seconda frazione dove è stato sistematicamente ignorato dai compagni.

Bresciano è , a parer nostro, l’emblema del Palermo attuale: duttile, tecnico, combattivo e muscolare: insomma, un giocatore stile Guidolin. Il Brienza del primo tempo ci ha incantato per giocate di fino e per l’intelligenza con la quale ha interpretato il ruolo di rifinitore a “tutto campo” che ha fatto andare in tilt il settore difensivo della Reggina. Amauri giustifica l’investimento considerevole fatto sia in termini economici che come contropartita tecnica (Godeas). Capace di difendere la palla e di agire come pivot al centro dell’attacco ma capace allo stesso tempo di puntare a rete con guizzi in velocità accompagnati da una tecnica che solo i brasiliani sanno esprimere.

Per la squadra ospite menzione d’obbligo per il centravanti Bianchi, autore di una tripletta oltre che di una splendida prova, e del ritrovato Leon. Strana storia quella di questo honduregno finito in C1 ed oggi protagonista assoluto di una prova esemplare.
Non dimentichiamo per i rosa Caracciolo e Di Michele, Bovo e Guana, Tedesco e Parravicini, gente che giocherebbe titolare in ogni squadra di A e che, con rispetto di compagni ed allenatore e con la giusta determinazione, metteranno in crisi il tecnico Guidolin.

Come ha sottolineato Zamparini, al tecnico di Castelfranco Veneto tocca il compito più gravoso ed intrigante: quello di formare un gruppo e di dare i giusti equilibri e non solo di natura tecnico e tattica. Come anticipato ad inizio del pezzo ci auguriamo che i tre gol incassati siano frutto di tanti fattori tra i quali la mancanza della giusta amalgama tra reparti, l’infortunio di Barzagli e la forma precaria di giocatori inattivi da più di due mesi.

Siamo alla prima di campionato ed i problemi piccoli e grandi li hanno da sempre tutte le compagini. L’importante è aver messo in cascina i primi tre punti in cascina, augurandoci soprattutto che diano morale alla squadra impegnata nella doppia trasferta di Londra e Roma rispettivamente contro West Ham (Coppa Uefa) e Lazio (campionato).

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