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La Primavera risveglia la cultura

  • 19 marzo 2004

Denso di avvenimenti il fine settimana primaverile palermitano, con la celebrazione di ben tre Giornate socio-culturali. Il 20 e 21 marzo si festeggia la Giornata di Primavera del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), giunta alla sua XII edizione, con l’apertura a Palermo del complesso di Villa Belmonte all’Acquasanta (via Cardinale Mariano Rampolla), in concomitanza con altri 380 monumenti in 196 città italiane, molti dei quali normalmente chiusi al pubblico. Diciannove le regioni italiane coinvolte, per un totale di 2.700 monumenti aperti e oltre 2.700.000 visitatori nelle passate edizioni. Inoltre, quest’anno circa il 40% dei beni aperti al pubblico sarà fruibile da persone con disabilità fisica (individuati sul sito del FAI, www.fondoambiente.it con un asterisco*).

Per la Giornata mondiale della Poesia, la città di Palermo, scelta dalla Commissione italiana per l’Unesco come sede principale della manifestazione, sarà teatro di una serie di iniziative promosse dall’Assessorato alla Cultura del Comune e la Biblioteca Comunale, per invogliare alla lettura soprattutto i più giovani. Proseguendo la manifestazione “Aria di libri” avviata lo scorso 2 marzo, si terrà venerdì 19 marzo alle 17 (e sabato 20 dalle 16 alle 18) nella Sala di lettura San Michele Arcangelo della Biblioteca Comunale, la presentazione del volume “Poesie dell’Islam” (Ed. Sellerio), mentre sempre venerdì 19 dalle 16 alle 20 nell’aula didattica di Palazzo Ziino, avrà luogo il laboratorio poetico dal titolo “Nel mare delle tempeste: l’Odissea, il Canto delle sirene” con Silvia Bré, Emma Dante, Domenico Conoscenti e Nino De Vita. Dalle 18 in poi è in programma un reading collettivo a tema con lettura degli elaborati e chiusura della mostra su Penna. (Le iscrizioni al laboratorio sono gratuite, ci si può recare presso Libr’aria in via Ricasoli 29, o inviare un’email a libr_aria@libero.it o telefonare allo 091.6124348). Domenica 21 marzo la manifestazione culminerà nello spazio Ducrot dei Cantieri Culturali alla Zisa, con un incontro con alcuni poeti italiani e stranieri in collaborazione con il Teatro Biondo stabile di Palermo, la Fondazione Orestiadi ed il “Centre Culturel Français”.

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Quest’anno la Giornata mondiale della Poesia assume un significato particolare in quanto si svolge congiuntamente alla Giornata mondiale delle diversità culturali, sempre con lo spirito di promuovere la pace di tutte le popolazioni della terra, Iraqena ed Americana in primo luogo. In questo contesto, sempre il 21 marzo nel complesso di San Basilio, la Primavera accompagna a Palermo anche la Festa dell’integrazione razziale, giornata rivolta alle comunità immigrate e a tutti i palermitani come esempio concreto di integrazione razziale: un viaggio immaginario – a cura degli “Lavoratori Socialmente Utili del progetto San Basilio” – compiuto a ritroso dalla Sicilia ai paesi d’origine degli immigrati cittadini attraverso il linguaggio universale della musica. La manifestazione offre dalle 18.30 alle 21 la proiezione dei video documentari sugli immigrati a Palermo realizzati dal “Laboratorio video San Basilio”, mentre la seconda fase (ore 21) vede il culmine della festa nel ballo multietnico, con esibizione dal vivo – a titolo puramente gratuito – di cantanti e musicisti immigrati, tra cui il cantante filippino Armand Curameng, il mauriziano Clency Sevathean, il cantante religioso errante marocchino “gnawa” Mohamed El Badaoui, la formazione musicale etnoafro composta da italiani ed immigrati “African Teranga”, i gruppi musicali capoverdiani “Cabeça Negra” e “Alma Zouk”, la danzatrice orientale d’origine inglese “Noura”, i ballerini capoverdiani “Calor Capoverdiana”. Dalle 22.30, un dj della Costa d’Avorio proporrà musica africana ed asiatica non in commercio in Italia.

Infine, nel corso della manifestazione verrà pure festeggiato il Capodanno iraniano che ricorre proprio il 21 marzo, il cui significato ed importanza culturale verrà illustrato da un breve testo dell’architetto Sirus Nikkos illustrerà. La festa sarà condita da piatti caldi e bevande tipiche dell’Africa preparati dalla signora ivoriana conosciuta come “Maman Africa”.

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