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Minaccia di sgombero per lo S.P.A.R.O

  • 22 giugno 2004

Lo S.P.A.R.O (Storico Palazzo Abbandonato Ripulito Occupato), lo spazio occupato il 6 giugno scorso nelle stalle di palazzo Bonagia a Palermo, si affaccia sul prato di piazza Magione. Almeno per adesso. Si attende infatti lo sgombero. Uno sgombero che arriva a sorpresa anzi, con l’inganno. Sì, perchè se è vero che Palazzo Bonagia è stato inserito tra gli spazi da recuperare e rendere agibili per vari spettacoli teatrali dell’estate palermitana è anche vero che nei giorni scorsi da parte dell’ingegnere Lo Cicero, direttore generale del Comune di Palermo, era stata garantita agli occupanti una sorta di convivenza pacifica con le manifestazioni.

«Eravamo in attesa di un’ispezione da parte di tecnici del Comune per vedere come dividere le due aree per farle convivere pacificamente: - dice Massimo Castiglia, uno degli occupanti - da un lato attività istituzionali e dall’altro noi con le nostre iniziative autogestite che coinvolgono anche e soprattutto la gente del quartiere. Invece la mattina di lunedì 21 si sono presentati l’architetto Savarese, incaricato dei lavori di sistemazione, ed una squadra di operai. Confondendoli con i tecnici che aspettavamo, li abbiamo fatti entrare ed hanno iniziato a lavorare nella zona da noi occupata, assicurandoci che l’indomani si sarebbero presentati per avviare la derattizzazione. Il che significa, ovviamente, che noi dovremmo andare via.»

Cosa però, che gli occupanti dello S.P.A.R.O non sono assolutamente disposti a fare. Lunedì pomeriggio è stata subito indetta un’assemblea antisgombero alla quale ha partecipato Rifondazione Comunista, gli altri due spazi occupati a Palermo (Laboratorio Zeta ed Ex Carcere), Rdb, Cobas e altre realtà di base che hanno manifestato la loro solidarietà. Poi, per buona parte della notte è andata avanti una festa con musica e giochi di strada. Attendendo lo sgombero. A piazza Magione, alla Kalsa, lo S.P.A.R.O ha già iniziato ad essere punto di riferimento per tanti, piccoli e non, ed uno spazio che promuova cultura ed idee certo non può che essere un bene. Speriamo che possa continuare ad esserlo.

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