MuCas: il museo che racconta il Carnevale di Sciacca

Per raccontare il variegato mondo che sta dietro la realizzazione di una grande manifestazione annuale, simbolo dell'identità di Sciacca, nasce il MuCaS, il Museo del Carnevale: in un percorso che coniuga la multimedialità con l'esposizione, tra tradizione e innovazione, il museo vuole dare voce e spazio a tutte quelle competenze e maestranze essenziali alla riuscita dell'evento che ogni anno attira a sé migliaia di turisti.

Il MuCaS si trova al centro del giardino che domina la terrazza sul mare in via Salvador Allende e dopo l'apertura straordinaria di fine giugno, non è ancora aperto al pubblico in maniera definitiva. L'obiettivo è quello di valorizzare e celebrare la storia di una manifestazione dalla tradizione ultracentenaria capace di aggregare la cittadinanza e richiamare turisti.

All'interno del museo, in mostra una raccolta delle maquettes, ovvero i plastici preparatori realizzati per riprodurre in scala i carri allegorici che hanno sfilato per la città nelle varie edizioni del Carnevale, circa 80 riproduzioni realizzate in vari materiali tra il 1983 e il 2011.

Postazioni multimediali che svelano la storia delle singole riproduzioni dei carri, sfruttando la tecnologia del virtual object che permette di vedere l'immagine a 360°, esposizioni dei più significativi costumi con circa 13 abiti indossati durante svariate edizioni del Carnevale dai gruppi in costume che precedono i carri e dai ballerini.

E ancora, all’interno dello spazio ovale, si può assistere ad una multiproiezione sulla superficie circolare: un video immersivo che racconta le suggestioni del Carnevale, mostrando esibizioni, performance e sfilate dei gruppi e dei carri, fino ad arrivare all’evento culmine, col rogo del carro del Peppi Nnappa, maschera ufficiale del Carnevale fin dal 1950.

Un museo che custodisce, così, la memoria di più di cento anni di storia di una meravigliosa festa che ogni anno anima Sciacca con mille colori, carri di straordinaria manifattura, vere e proprie opere d'arte. Consultando la pagina Facebook e il sito web è possibile essere informati sulle prossime aperture straordinarie o sugli orari definitivi.





Foto home page: Giovanni Nuzzo