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MusicAlea, tra blues e percussioni africane

  • 28 novembre 2005

Due notevoli appuntamenti nell’arco di sette giorni nel cartellone di MusicAlea, che sembra non voler smettere di riservare sublimi note al suo affezionato pubblico: mercoledì 30 novembre sarà la volta di uno dei più grandi virtuosi dell’armonica al mondo, Sugar Blue, accompagnato da Ilaria Lantieri al basso, Massimo De Bernardi alla chitarra, Michele Papadia al piano e Mario Punzi alla batteria, mentre martedì 6 dicembre toccherà a Tony Esposito e la Banda del Sole entrambi alle ore 21.30 presso "I Candelai" di Palermo (via Candelai 65, ingresso 10 euro con riduzione a 7 euro per studenti, soci Alea e Candelai).

Dal nero e malfamato quartiere di Harlem a New York Sugar Blue coltiva il suo amore per la musica grazie da un’armonica che riceve in dono da uno zio per i suoi dieci anni, e, anche se inizialmente impara a suonarla sui ritmi bebop dei dischi di famiglia e sulle canzoni di Bob Dylan e Stevie Wonder trasmesse dalla radio, con le prime esperienze in studio il suo approccio non propriamente blues viene ricondotto sui solchi della tradizione, riuscendo a maturare il suo inconfondibile stile affilato e accattivante che lo ha reso famoso ovunque. In Europa raggiunge la notorietà attraverso una dura gavetta trasformando in palco gli angoli delle strade e le stazioni della metropolitana di Londra e Parigi dove diventa ben presto un "fenomeno" grazie alla sua tecnica insuperabile. La sua fama raggiunge l’apice grazie alla collaborazione con Mick Jagger dei Rolling Stones: è suo infatti il riff del famosissimo brano "I miss you" nell’album "Some girls"; ma suona anche nei successivi dischi degli Stones e partecipa a diversi concerti della rock band inglese. Nel corso della sua brillante carriera ha lavorato con personaggi che vanno da Stan Getz a Willie Dixon, da Bob Dylan a Johnny Shines, a Frank Zappa, attraversando in lungo e largo l’America, l’Europa e anche l’Africa; partecipando ai più prestigiosi festival - Zurigo, Den Haag, Antibes, Nizza, Cannes, Montreal, Chicago- ed esibendosi con "classic artists" come Muddy Waters, B.B. King e Lionel Hampton. Nel suo stile all’armonica, ormai personalissimo, confluiscono fraseggi jazz, temi blues tradizionali, melodie drammatiche e momenti lirici di grande impatto. Su tutto questo si staglia sempre però il suo funambolico ed indomabile virtuosismo, ininterrottamente spinto oltre il limite comune.

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Atmosfere sicuramente differenti sono quelle che invece verranno proposte da Tony Esposito e la Banda del Sole, il primo dei tre appuntamenti che concluderanno la rassegna riappropriandosi dei suoni caratteristici della cultura mediterranea, miscelati a ritmi tipicamente africani. La maggior parte del pubblico italiano lo conosce per la sua "Kalimba de luna" che nel 1989 spopolò al Festival di Sanremo, ma Esposito è probabilmente uno dei musicisti italiani più conosciuti all’estero. Prima di riproporsi come autore di facili atmosfere esotiche, il poliedrico percussionista è stato un vivace protagonista della scena alternativa italiana: il primo ad utilizzare nei propri dischi strumenti a percussione molto spesso sconosciuti o insoliti, così come precursore anche dell’impiego di oggetti d’uso quotidiano trasformati in curiosi strumenti percussivi. Al suo attivo, oltre a moltissime collaborazioni con svariati artisti, vanno ricordati almeno i primi due album solisti: "Rosso napoletano" e "Processione sul mare". Nel primo in particolare, Esposito è alle prese con un caldo jazz assai intrigante, molto "napoletano", in cui oltre alle sue percussioni, spiccano musicisti come Robert Fix (sax) e Mark Harris (tastiere), a garantire la qualità di un sound che spazia tra jazz mediterraneo, spunti funky e sonorità più aperte. Poi, negli anni ’80, la trasformazione, Esposito perde la voglia di sperimentare... e arriva il successo. Il suo ultimo lavoro, "Viaggio tribale", è ricco di suoni e collaborazioni, degno dei suoi esordi, anche se molto più "contaminato": le quattordici tracce - nate da un lungo studio sul suono di tutte le percussioni possibili - vedono la partecipazione di artisti di rilievo quali Franco Battiato, Edoardo Bennato e Gregg Brown (cantante degli Osibisa). Inoltre, c’è il tocco jazz del contrabbassista Wayne Dockery ed i preziosi assolo di chitarra di John Tropea, nel quale Tony ha trovato un valido aiuto per realizzare al meglio questo suo album. Suoni nuovi, dunque, per MusicAlea… ma la qualità è sempre ai massimi livelli.

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