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"Orestiadi" di Gibellina: al via la XXX edizione

Presentato al pubblico il festival internazionale di Gibellina, un mese di spettacoli tra musica, poesia, danza contemporanea e teatro sperimentale

  • 28 giugno 2011

La necessità, nutrita di vibrante entusiasmo e doloroso sacrificio, di riaffermare la forte identità della Sicilia come centro nevralgico del Mediterraneo e il suo immenso patrimonio artistico-creativo: sotto il segno questa insopprimibile volontà è stata presentata la XXX edizione delle Orestiadi, festival apprezzato a livello nazionale e internazionale, sostenuto dalla Fondazione Istituto di Alta Cultura “Orestiadi”, presieduta dal senatore Ludovico Corrao e dal direttore organizzativo, Michele La Tona, evento che, ancora una volta, ha come main sponsor Orestiadi Vini. Gibellina, con le sue suggestioni oniriche di luogo sospeso ai margini del reale, sarà la sede dei 10 spettacoli che, da giovedì 7 a sabato 30 luglio, con la loro qualità, incanteranno le notti di questo scorcio di estate siciliana.

In occasione della conferenza stampa di presentazione, amare le parole del senatore Corrao: «Ancora una volta, nell’allestire questa edizione delle Orestiadi - ha affermato il senatore - le difficoltà per reperire fondi adeguati è stata enorme. A guidarci oltre la desolazione e la cieca miseria della cifre con cui siamo sostenuti è stato il dovere, che sentiamo fortissimo, di dare ancora voce alle esplosioni creative, alle voci nuove che costituiscono l’essenza della nostra terra, figlia di una civiltà pluriculturale, crogiolo di popoli e vivificatrice di espressioni uniche di pace, arte e bellezza, culla dell’accoglienza ad ogni migrante». La direzione artistica del festival, dopo il successo della scorsa edizione, anche quest’anno è stata affidata a Claudio Collovà, stimato e apprezzato regista e attore palermitano che, pur nelle ristrettezze di un budget ulteriormente ridottosi rispetto allo scorso anno, ha mantenuto fede all’ispirazione di fondo della manifestazione, quella di dare voce ad una nuova generazione di artisti a cui di fatto sembra impedito un luogo di espressione qui in Sicilia, talenti spesso apprezzati a livello internazionale, in linea con le evoluzioni del tempo presente e capaci di prefigurare il futuro.

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Nel ricordo di Franco Quadri, grande critico teatrale recentemente scomparso, e ispirato da Borges, il filo rosso che in questa edizione idealmente unisce gli spettacoli in cartellone è quello del rapporto uomo/memoria, tema ideale che contribuisce ad arricchire la prestigiosa tradizione di un festival che ha visto tra i suoi protagonisti uomini e donne di spessore artistico assoluto che sempre a Gibellina hanno trovato un’isola felice in cui è stato possibile creare, produrre, esibirsi, confrontarsi. Sede fisica degli spettacoli sarà il complesso architettonico del Baglio Di Stefano con il suo Teatro degli Ulivi. Qui, atto inaugurale della rassegna sarà, giovedì 7 luglio, con replica venerdì 8 luglio, “Artista da giovane Omaggio al Dedalus di James Joyce”, uno spettacolo di Claudio Collovà, con Salvatore Cantalupo e Alessandro Mor, testo che esplora un’infanzia sottoposta a rigorosi modelli educativi. L’uomo sarà ancora oggetto di elaborazione in “The End”, dei Babilonia Teatri, che debutterà martedì 12 luglio, testo incentrato sulla rimozione della morte e della sua elaborazione collettiva.

Esplorazione che sarà presente anche nel lavoro in scena giovedì 14 luglio, “Lev” dei Muta Imago, sviluppatosi intorno alla figura del soldato russo Lev Zasetsky che, in seguito a una ferita, perde la capacità di ricordare. La compagnia presenterà poi anche, venerdì 15 luglio, “Displace # 1 – la rabbia rossa”, sul ricordo dei gesti vicini e familiari. Ancora una riflessione sulla rimozione sarà quella compiuta nel viaggio anonimo raccontato dal teatro fisico degli MK in “Speak Spanish”, spettacolo di teatro danza in scena sabato 16 luglio. A seguire, martedì 19 luglio, sarà la volta de “La stanza” di Harold Pinter, spettacolo diretto, interpretato e costruito dalla compagnia Teatrino Giullare, analisi dei legami che mai si recidono del tutto con il passato; e il rapporto presente/passato ritorna in “7-14-21-28” del duo Antonio Rezza e Flavia Rastrella, in scena sabato 23 luglio.

La compagnia La casa dei santi, invece, martedì 26 luglio, sarà protagonista con un percorso poetico, visivo e musicale, sul maggiore poeta arabo dell’XI secolo Ibn Hamdis, per ricordare la fondamentale centralità della cultura mediterranea. Il connubio tra memoria e metodo mitico sarà poi oggetto di “Esecuzione/Efigenia”, con Miriam Palma in una composizione musicale ispirata al mito di Ifigenia scritto da Lina Prosa; infine il Teatro Rebis, sabato 30 luglio presenterà il suo ultimo lavoro “Io non so cominciare”, su Danilo Dolci, una delle figure più dimenticate e rimosse della cultura Italiana. Tra luglio e dicembre sarà inoltre attivo il Museo delle Trame Mediterranee, diretto da Enzo Fiammetta, che proprio il 2 luglio inaugurerà la mostra curata da Eva Di Stefano “Le Matriarche”, esposizione di opere di Sabo e Bds Moro, a cui seguiranno attività di Atelier, percorsi d’arte e attività collaterali. Il costo del biglietto intero per tutti gli spettacoli è di 12 euro, mentre il ridotto (over 65 e under 24) e Soci Idea Net, 10 euro. Le prevendite sono in vendita a Palermo da Master Dischi (091.323151) e presso la libreria Modusvivendi (091.323493). È presente un servizio di bus-navetta a pagamento Palermo-Gibellina-Palermo con prenotazione obbligatoria effettuato dalla Società Cooperativa Mondo Donna (091.6221282 /333.6647053). Quest’anno sono inoltre previste particolari agevolazioni per i possessori del biglietto: per maggiori informazioni è possibile chiamare lo 0924.67844.

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