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Palermo: un primato meritato

Trentunesima giornata, 7 marzo 2004, Palermo-Como 2-1

  • 8 marzo 2004

Quella appena trascorsa è stata una settimana davvero eccezionale per il Palermo e per tutto l’ambiente rosanero; la squadra di Guidolin ha ottenuto la terza vittoria in 8 giorni conquistando 9 punti e il primato solitario in testa alla classifica del campionato di Serie B. Eccezionale perchè i risultati positivi sono arrivati dopo una serie di partite giocate bene nelle quali, però, Guidolin non era riuscito a raccogliere il giusto bottino di punti; punti che, adesso, consentono al Palermo di guardare le avversarie dall’alto del primo posto. Ieri pomeriggio si è giocata la trentunesima giornata del campionato e allo stadio “Renzo Barbera” il Palermo ha affrontato il Como, formazione retrocessa lo scorso anno dalla Serie A e che non naviga in ottime acque: la squadra di Fascetti stà cercando di risalire dalle ultime posizioni ed era venuto in Sicilia per continuare la striscia di 7 risultati positivi ottenuti nel girone di ritorno…e a dire la verità, stava quasi per riuscirci.

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Sotto una pioggia battente ed implacabile, il primo tempo è stato un vero  e proprio assalto alla porta del portiere lombardo; il Palermo, infatti, ha tenuto costantemente sotto pressione la difesa del Como grazie anche all’apporto del rientrante Lamberto Zauli: tante le occasioni da gol create e non concretizzate sia per la bravura dell’estremo difensore avversario che per l’imprecisione sottoporta soprattutto da parte di Toni, infaticabile terminale di quasi tutte le azioni rosanero. Nella ripresa, finalmente, il risultato si sblocca: A. Filippini  batte un calcio d’angolo, Toni stacca altissimo e colpisce il pallone che, rimbalzando a terra si insacca alle spalle di Ferron; sugli spalti è festa….la gente dimentica di essere competamente bagnata e comincia a saltare mentre il numero nove rosanero fa il giro del campo consapevole di aver segnato l’ennesimo gol importante…il sedicesimo, un record per l’attaccante nato in provincia di Modena.
A questo punto la partita si infiamma; il Como non ci sta a perdere e dimostra di non meritare una posizione di classifica così deficitaria: dopo un pericolo sventato magistralmente da Santoni che ha sostituito egregiamente lo squalificato Berti, una sfortunata deviazione della barriera del Palermo su un calcio di punizione battuto da De Francesco, consente agli uomini di Fascetti di agguantare il pareggio.

Mancano pochi minuti al triplice fischio dell’arbitro e la vittoria sembrerebbe essere rmai sfumata…ma il Palermo sa che i 3 punti in casa sono troppo importanti e, incitati incesantemente dal pubblico, i giocatori in campo continuano a crederci. E così, al 43° minuto, Emanuele Filippini riceve palla sulla sinistra, effettua un bel cross e sul colpo di testa del fratello Antonio il pallone va ad impattare sul braccio proteso di Greco: l’arbitro, a pochi passi dall’azione, indica il dischetto posto al centro dell’area: è rigore! A batterlo va, come sempre, Eugenio Corini: ormai il tempo è quasi scaduto e la tensione nei tifosi è alle stelle….c’è chi non vuole guardare e chiude gli occhi, ma il genio del centrocampo rosanero mantiene la calma e calcia il pallone in modo perfetto… portiere da una parte e palla dall’altra. Lo stadio esplode ancora e questa volta definitivamente; dopo aver applaudito i propri beniamini resta ancora una cosa da fare: aspettare in silenzio che dal megafono arrivino i risultati delle altre formazioni di Serie B…e quando lo speaker annuncia il pareggio dell’Atalanta a Trieste un altro boato sottolinea il primato finalmente conquistato dal Palermo.

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