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Paola Cortellesi: parole, sorrisi e riflessioni

  • 19 febbraio 2007

Per la stagione teatrale del cineteatro Metropolitan di Palermo (viale Strasburgo 358), il 27 e 28 febbraio alle 21.15, è in scena uno spettacolo dal titolo tanto ironico quanto riflessivo, “Gli ultimi saranno ultimi”, con Paola Cortellesi. Nella vita sono tante le storie da raccontare. Sarebbe bello poter narrare quelle dove tutto è facile e raggiungibile e i sogni diventano realtà, ma sarebbe come voler chiudere gli occhi e ignorare i volti e gli sguardi di tutti quei personaggi che ogni giorno scrivono una storia dove nulla ti viene regalato ma devi ugualmente dire grazie, dove i diritti diventano chimere e ci si muove come un equilibrista sapendo, però, che non c’è nessuna rete a proteggerti se cadi. Sono storie quotidiane dove si fa fatica a restare in piedi e difficili da raccontare perché spesso i protagonisti si chiudono in un silenzio dettato dalla necessità di sopravvivenza. Al cantastorie, poi, nasce una domanda. Come raccontare la storia di questi eroi senza mantello? Si può, forse, narrare le loro vicende con un sorriso colorando con i colori della commedia una realtà drammatica? Bisogna provare. Varcare la soglia di un mondo fragile ed incerto con sensibilità, ironia, talento e delicatezza. A farlo è stata lei, Paola Cortellesi, una giovane donna, artista eclettica e brillante, che nella scorsa stagione ha portato in giro per i teatri italiani una storia, tante storie, racchiuse nel monologo “Gli ultimi saranno ultimi”.

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Il risultato è stato sorprendente. Un enorme successo di pubblico e critica che ha convinto la Cortellesi a proporre il bis. Lo spettacolo, scritto da Massimiliano Bruno, diretto da Giampiero Solari e Furio Andreotti, torna così nei teatri per il secondo anno. Sulla scena Paola Cortellesi, accompagnata dalle musiche di Rocco Tanica, dà vita ad un monologo divertente e toccante dove il dramma si veste con i colori della comicità. E’ la storia di quattro donne e due uomini apparentemente diversi i cui destini s’incrociano durante una “nottataccia”. Una dirigente d’azienda diventata fredda perché ha accettato i compromessi del mercato e si è piegata alle sue leggi. Un transessuale che guarda il mondo con un cinico sarcasmo ed uno sguardo disilluso. Una donna delle pulizie che tra una canzonetta ed un’altra, svela la sua saggezza. Una poliziotta di provincia ingenua nonostante la sua divisa e Luciana che rappresenta la donna e la sua difficile condizione all’interno di un mondo dove il colore del lavoro è il nero ed ogni diritto è calpestato, soprattutto quello della maternità. Luciana, infatti, è un operaia al settimo mese di gravidanza ma invece di essere fonte di gioia, la sua maternità è considerata dai suoi datori come il pretesto per non rinnovarle il contratto di lavoro. Un diritto, quello di dare la vita, che cercherà di difendere alternando al coraggio la disperazione.

Una realtà che vivono molte donne e che spesso si conclude nel silenzio e nella sofferenza delle future madri. Nessuna scenografia, nessun travestimento, nessuna parrucca. Uno spazio scuro e una pedana nera e girevole. Sei personaggi ed un solo corpo ad animarli, quello della Cortellesi che cambia velocemente identità affidandosi solo alla caratterizzazione dialettale. Sei volti, sei vite diverse eppure legate da un filo impercettibile che si svela attraverso la sensibilità ed il talento della Cortellesi che riesce, con questo spettacolo, a soddisfare le due tipologie di pubblico. C’è, infatti, chi vuole divertirsi e chi, invece, vuole riflettere: con “Gli ultimi saranno ultimi” c’è spazio sia per il sorriso che per la riflessione. La protagonista, formatasi nella scuola di Acting Training di Beatrice Bracco, è un’artista eclettica e dalle mille risorse. Attrice, cantante ed autrice, Paola Cortellesi ha esordito in teatro nel 1995, ha lavorato per diversi programmi radiofonici tra i quali “Il programma lo fate voi” di Enrico Vaime. Ha lavorato in diverse trasmissioni televisive passando dal genere classico del “Festival di Sanremo” alla satira della Gialappa’s Band. Ha condotto un programma da lei scritto “Nessundorma” ed ha collaborato con numerosi autori italiani del grande schermo interpretando diversi e svariati ruoli. Con “Gli ultimi saranno ultimi” torna al suo primo amore e regala un momento intenso per affrontare col sorriso tematiche sociali difficili e spesso relegate al silenzio. Tra i tanti riconoscimenti, il Premio E.T.I. Gli Olimpici del teatro e il Premio della Critica 2006. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 091.6887513.

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