“Paolo Borsellino-Essendo Stato”: memorie e sogni di un eroe
De Francovich recita da solo, in italiano, ma il suo monologo si alterna all'apparizione di alcune presenze femminili che parlano un siciliano arcaico: un coro da tragedia greca, i cui interventi accentuano l'atmosfera onirica della pièce e sembrano suggerire che la morte è una fine che coincide con l'inizio: un ritorno al materno. Il giudice, quell’ultimo giorno, andava a far visita a sua madre: una madre consapevole, metafora e incarnazione del dolore cosciente e fiero di tutta una terra, la Sicilia, o almeno di quella più invisibile e più vera. Il lamento delle figure femminili in scena, infatti, incarna sia quello delle donne vicine a Borsellino (la madre, la moglie, le figlie), moderne Antigoni che sanno di dover piangere il loro caro senza avere un corpo da poter seppellire, sia quello dell’isola ferita dalla perdita del suo eroe. E lo spettacolo è tutto un concentrato di suoni e immagini tese ad esaltare il contrasto tra la spudorata bellezza della Sicilia e i suoi umori notturni. La messinscena, il coro e soprattutto la recitazione di De Francovich sottolineano l'assoluta integrità di un uomo che nella vita, come esprime il gioco di parole del bel titolo dello spettacolo (e ultima battuta del testo), non disgiunse mai il suo essere uomo dal ruolo di giudice al servizio di un “ideale” di Stato purtroppo troppo distante dalla realtà. “Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla, perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non piace per poterlo cambiare. Ho vissuto così: essendo stato Paolo Borsellino. Paolo Borsellino: essendo Stato”. Lo spettacolo di Ruggero Cappuccio, che a settembre ha debuttato al Festival Città Spettacolo di Benevento, ed è stato già rappresentato nei teatri delle più importanti città italiane, si avvale delle musiche di Marco Betta e della recitazione di Moira Grassi, Francesca Caratozzolo, Paola Greco, Ada Totaro, Francesca Gamba, Silvia Santagata. Le scene sono di Carlo Rescigno, i costumi di Salvatore Salzano. Per informazioni è possibile telefonare al botteghino del teatro al numero 091.7434341.
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