ATTUALITÀ

HomeNewsAttualità

Patrizia Monterosso vice commissiario: è polemica

Dopo la nomina a vice commissario straordinario al fianco di Luisa Latella, scoppiano le polemiche sulla legittimità della scelta di Patrizia Monterosso

Balarm
La redazione
  • 1 febbraio 2012

La città di Palermo affidata alle capacià di due donne: è Patrizia Monterosso, quarantaquattrenne palermitana, il vice commissario straordinario che affiancherà Luisa Latella, prefetto di Vibo Valentia che nei giorni scorsi ha occupato la poltrona del Sindaco uscente. Una nomina fortemente voluta dal governatore Raffaele Lombardo ma che ha suscitato numerose polemiche sulla legittimità della sua investitura, che secondo il deputato Giovanni Ardizzone sarebbe una scelta azzardata destinata a minare gli equilibri di un'amministrazione comunale. Motivazione che lo ha portato a presentare insieme ai deputati dell'Udc all'Ars un'interrogazione.

La polemica sulla posizione della Monterosso - che al momento della nomina riveste la posizione di capo di gabinetto del presidente della Regione e che dunque si trova ad essere vicinissima al governo Lombardo - trova inoltre fondamento su un parere fornito qualche anno fa dall’Ufficio legislativo e legale della Regione già nel 2004, dove si esprimeva la possibilità di nominare un vice-commissario solo nel caso di scioglimento anche del consiglio. E dato che il consiglio comunale dopo le dimissioni dell'ex Sindaco Cammarata non è stato sciolto, con riferimento alla legge regionale 30 del 2000, qualsiasi atto intrapreso dalla Monterosso rischierebbe di essere illegittimo, motivo per cui si chiede che appartenga esclusivametìnte al prefetto Luisa Latella il compito di gestire le emergenze e garantire la legittimità degli atti.

Qualsiasi sia l'evoluzione in merito alle nomine, le due donne elette in situazione di emergenza si ritrovano ed ereditare una situazione amministrativa molto critica che presenta in primo luogo lo scoglio dell’approvazione del nuovo bilancio di previsione, che imponendo l’approvazione di un bilancio consolidato dovrà da quest'anno tenere conto dei bilanci di tutte le società partecipate; società che soffrono di gravi indebitamenti e che rischierebbero di trascinare il Comune nel dissesto finanziario.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI