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Patty Pravo, quarant’anni di carriera al Metropolitan

La cantante veneziana, che è stata nominata l’anno scorso ambasciatrice per la pace dal Parlamento Mondiale, sta vivendo un periodo artistico molto felice

  • 4 maggio 2004

Patty Pravo, splendida cinquantenne della musica pop italiana che sta per festeggiare i quarant’anni di carriera (il suo primo successo, “Ragazzo triste”, è del 1966), è tornata a cantare dal vivo (martedì 4 maggio al cineteatro Metropolitan di Palermo, ore 21.15, biglietto 38 euro acquistabile al botteghino del cineteatro) per presentare il suo ultimo disco “Nic-Unic”, pubblicato da poco più di un mese. L’uscita sui principali network radiofonici nazionali del singolo “Che uomo sei” ha anticipato quella dell’intero disco, scritto dalla cantante con i giovani musicisti romani Procaccini, Vaccaro e Gionfriddo. «E’ un disco vario che va ascoltato nel suo insieme – dice Patty – non c’è una canzone che mi rappresenta più delle altre. Ha il suono fresco e nuovo che stavo cercando ed è il risultato di due anni di lavorazione con i giovani musicisti con cui collaboro. Il titolo “Nic-Unic”, che mi diverte molto, nasce dal soprannome con cui mi chiamano tutti gli amici, Nicky, cioè Nicoletta».

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La cantante veneziana, che è stata nominata l’anno scorso ambasciatrice per la pace dal Parlamento Mondiale, sta vivendo un periodo artistico molto felice, che la vede impegnata in vari progetti. Innanzi tutto questo disco appena uscito, che sta presentando nei teatri italiani in un mini-tour partito da Bari il 29 aprile che proseguirà anche all’estero. Poi ha scritto due colonne sonore, una per il prossimo film di Roberto Faenza e l’altra per una pellicola di produzione americana. In progetto anche un disco dedicato alla musica napoletana, che vorrebbe registrare dal vivo a Napoli con una grande orchestra e la collaborazione artistica degli Avion Travel, con grandi classici come “Malafemmena” e “I te vurria vasà”. Accantonata invece per incompatibilità col direttore della Rai Fabrizio Del Noce la programmazione dello show televisivo The fool in quattro puntate del quale doveva essere protagonista. Infine il progetto più grande di tutti, quello di dirigere un'orchestra sinfonica: «Ho fatto otto anni di conservatorio e penso di averne i titoli, dice l’artista, ma per tentare l'impresa avrei bisogno di studiare per un anno, di prendermi un anno sabbatico dalla musica pop».

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