Saldi di fine stagione, l’arte in svendita
Ai Candelai l’Arte in svendita: un’occasione per “giocare”, ridere e riflettere
Un’esperienza nata per gioco come ci racconta lo stesso Giuseppe Cutino: «L’idea di “Saldi di fine stagione” è nata cinque anni fa quando l’associazione I Candelai mi affidò la direzione artistica di “Quinte(s)senza”. Avevo voglia di giocare con gli artisti e siccome il mondo culturale viveva un momento difficile, ho voluto proporre qualcosa di fortemente provocatorio. Una provocazione che risponde alla domanda “perché gli artisti non possono economizzare il loro passato e metterlo in svendita?”. Oggi si fa un gran parlare di economia e allora ho pensato “svendiamoci!”. All’interno della fiera – continua Cutino – vi è tutto ciò che si può trovare dentro un luna park con la differenza che qui si gioca con le arti e la cultura ma al contempo permane l’aspetto ludico e commerciale che caratterizza le fiere». Un luna park insolito che negli anni ha ricevuto sempre più consensi da parte dei palermitani. Basti pensare ai numeri. Circa duemila persone hanno, infatti, partecipato all’edizione del 2006 e mille e quattrocento nel 2005. Dietro ogni grande progetto c’è sempre un messaggio ma Cutino smentisce questa verità affermando che «“Saldi di fine stagione” è solo un’occasione per giocare. Certo, c’è una provocazione alla base. Palermo è una città che non fa scelte coraggiose e tira a campare ma spero, come cittadino e artista, in un dialogo sempre più produttivo tra operatori culturali e istituzioni a prescindere sia dal colore politico che da interessi di sorta, mostrando così maggior attenzione verso il fenomeno creativo. Vorrei che gli amministratori iniziassero a comunicare con gli artisti e non sugli artisti. Una città deve vivere dei suoi monumenti ma anche e soprattutto delle sue persone. E’ necessario – conclude Cutino – cercare di capire che l’arte è necessaria».
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