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Sindaco di Palermo: primarie si o primarie no?

A rischio le primarie del centrosinistra; nel centrodestra Lagalla si ritira e spunta il nome di Giovanni Avanti; il Terzo Polo propone Caterina Chinnici

  • 26 gennaio 2012

Primarie si o primarie no? Settimana di continue evoluzioni: dopo la comunicazione di una data certa per l’appuntamento elettorale del centrosinistra (domenica 26 febbraio) si pensava che le difficoltà di scelta dei candidati fossero superate; ma non è così, tra slittamenti per la presentazione delle candidature e turnover di nomi che cambiano di giorno in giorno.

Protagonista di oggi è Rita Borsellino, con nuove dichiarazioni che sembrano aprire la strada ad una sua candidatura diretta al primo turno: «Le primarie sono tali se rappresentano uno strumento di democrazia, uno strumento che va difeso con forza contro ogni tentativo di inquinamento e strumentalizzazione. Eventualità cui purtroppo gli ultimi eventi aprono decisamente la porta».

Idv e Sel, con Antonio Di Pietro e Nichi Vendola, invitano la Borsellino e Leoluca Orlando a trovare una soluzione comune, ma dalle pagine de L’Unità Orlando ha già invitato Rita Borsellino a non cadere nella trappola “del rapporto con Lombardo”: «Mi dispiace, ma Rita si è messa in un vicolo cieco. Faccio una previsione: Rita le primarie le perde, perché lei ha i voti larghi ma non quelli dell’apparato. A Palermo ci sarà un bis di Napoli, Rita farà la fine di Umberto Ranieri, alla fine vincerà il candidato di Cracolici e Lumia».

Stando alle nuove evoluzioni, quindi, si avrebbero delle primarie “a due”, tra Davide Faraone e Fabrizio Ferrandelli, personalità che negli ultimi giorni non hanno risparmiato reciproci scambi di battute.

«Per battere il "terzo polo civico" di Ferrandelli, Cracolici e Lumia chiedo a Rita Borsellino, Leoluca Orlando e agli amici e compagni di Sel, Verdi, Federazione della Sinistra, Socialisti, Radicali Palermo e ai movimenti civici della città di partecipare insieme a me alle primarie del 26 febbraio e sconfiggere, con la partecipazione popolare, i nuovi gattopardi che lavorano affinché nulla cambi»: l'ha dichiarato Faraone. E ha aggiunto: «Se saremo uniti Palermo sarà finalmente liberata dai trucchi di chi, come una minoranza brutta del Pd, è logorato da un potere che non ha e non avrà mai e da chi, come il Pdl, ha distrutto la nostra città e spera di far dimenticare ai cittadini i danni che ha fatto».

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Ha replicato Ferrandelli: «Sono preoccupato per il clima che si sta creando attorno alle primarie. - ha dichiarato - Questa mattina, il presidente del Comitato mi ha informato che per ragioni di “opportunità politica” non mi era possibile consegnare le firme. Inoltre, insieme alla società civile rivendichiamo la presenza, fino ad ora negata, di un rappresentate del Polo Civico, che mi sostiene, al tavolo tecnico delle Primarie che sia ulteriore garante al percorso».

Ciò che sembra attualmente mancare all’area di centrosinistra è la delimitazine di un percorso coeso: «Resto e sono il candidato della Società civile- ha continuato Ferrandelli- e mi appello a tutte le aree, da Lupo a Cracolici, da Orlando a Cardinale, da Lumia a Palazzotto, da Sardegna a Ficarra, affinché possano convergere su un’idea e un percorso civico e partecipativo di cambiamento che attraversa i partiti, ma che da essi non ne risulti schiacciata. Non sono il candidato del Terzo polo, che credo sarà presente con un proprio candidato alle competizioni, e nemmeno il candidato di un’area, ma rappresento tutti coloro che si riconoscono nel mio programma e nella mia carta etica all’interno delle Primarie del Centrosinistra».

Per quanto riguarda il centrodestra, a seguito della smentita di un'eventuale candidatura da parte di Roberto Lagalla, rettore dell'Università degli Studi di Palermo, spunta il nome di Giovanni Avanti: il presidente della Provincia regionale di Palermo, infatti, sarebbe il candidato più accreditato, fermo restando la necessità di fare il ricorso alle primarie, per le quali non si è ancora stabilita una data. Sembra invece archiviata l'ipotesi di un'alleanza tra Pdl e Udc, nel Terzo Polo: diventa sempre più probabile la possibilità di una candidatura autonoma. Il nome di Caterina Chinnici, attuale assessore regionale alle Autonomie Locali, sembra al momento il più accreditato.

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