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Smith-Locke: duo...al quadrato per il Brass

  • 6 marzo 2005

Normalmente assume il nome di “4 Walls of Freedom” il quartetto che, guidato dal vibrafonista Joe Locke e dal sassofonista Tommy Smith, si esibirà il prossimo 10 marzo per il Blue Brass, il club ridotto del Brass Group presso lo Spasimo di Palermo (ore 21.30 ingresso 10 euro). Fondato per eseguire in quartetto una suite in sei movimenti e divenuto fra le band più vivaci della scena jazz internazionale, la prima omonima uscita discografica per la Scirocco Music lo ha visto nel 2003 balzare nelle prime posizioni delle classifiche di tutto il mondo, incluse quelle di Down Beat e Jazzwise Magazine. I quattro componenti del gruppo – oltre Locke e Smith anche il contrabbassista Ed Howard ed il batterista Gary Novak – rappresentano quanto di meglio i rispettivi strumenti possano attualmente offrire, ciascuno contribuendo con le proprie esperienze ed influenze.

Considerato fra i più dotati vibrafonisti jazz della sua generazione, della potenza strumentale di Joe Locke danno testimonianza tanto le esibizioni con i “4 Walls of Freedom” quanto la sua statura di compositore, teorico oltreché leader e musicista sempre alla ricerca di nuovi stimoli. Oltre ad aver composto appositamente per big band e voci con la Jazz Band Classic di New York City, Locke è stato solista ospite nel gruppo di Jeff “Tain”" Watts per tre serate alla Lincoln Center’s Stanley Kaplan Penthouse, ed ha affrontato una tre notti musicale in duo con il grande pianista John Hicks, sempre alla Penthouse. Ma il nostro ha anche suonato al newyorkese Village Vanguard a fianco di Al Foster e Buster Williams, e come membro del quartetto della pianista canadese Renee Rosnes. I suoi più recenti dischi lo vedono accanto a Russell Malone, Geoffrey Keezer, Eddie Higgins, Vic Juris, The New York Quartet (con Billy Childs, Idris Muhammed e Cameron Brown), nonché il Tim Garland’s Storms/Nocturneschamber Trio. Pur possedendo un carnet abbastanza folto di impegni artistici, Locke trova pure il tempo di insegnare: un “educational tour” in Texas, culminato in un concerto insieme alla Big Band della Texas Lutheran University, gli ha dato l’opportunità di condividere il suo amore per la musica con giovanissimi musicisti e direttori.

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Nato nella californiana Palo Alto ma cresciuto a Rochester, New York, Locke è un improvvisatore autodidatta, sebbene abbia saputo ben sfruttare i propri studi classici in percussioni e composizione presso la Eastman School of Music con John Beck, Gordon Stout, Ted Moore e David Mancini. Come jazzista, Locke ha suonato con miti quali Dizzy Gillespie, Pepper Adams e Mongo Santamaria ancor prima d’iniziare a frequentare le superiori. Trasferitosi a New York nell’81, il vibrafonista californiano ha poi suonato, fra gli altri, con Grover Washington Jr., Kenny Barron, Dianne Reeves, Eddie Daniels, Rod Stewart,The Beastie Boys, Eddie Henderson, Hiram Bullock, Bob Berg, Ron Carter, Jimmy Scott, The Mingus Big Band e Randy Brecker. In tour sia da titolare che come solista (in particolare in Russia con la Moscow Chamber Orchestra, sotto la direzione dell’acclamato violinista Yuri Bashmet), ha inoltre eseguito in più di trenta città l’opera mingusiana “Epitaph” diretto da Gunther Schuller. Votato primo vibrafonista dalla commissione critica della nota rivista internazionale DownBeat e dalla Brazil's International Jazz Poll, Locke ha inciso venti cd con gruppi propri, incluso "Moment to Moment", un omaggio alla musica di Henry Mancini, mentre come sideman compare in più di cinquanta dischi. Attualmente insegna alla Manhattan School of Music di New York.

Fra i sassofonisti più apprezzati della scena jazz scozzese, Tommy Smith è anche compositore, interprete solista e bandleader internazionalmente attivo dalla fine degli anni ’80, nonché direttore musicale dell’Orchestra Nazionale Scozzese di Jazz e della sua personale Youth Jazz Orchestra. Dall’incisione di Whiz Kids (ECM Records) con il vibrafonista Gary Burton, all’età di appena diciotto anni, la sua discografia comprende oggi un totale di ventun album a proprio nome per varie labels. Smith ha lavorato in grandi gruppi, registrato e girato il mondo con rinomati jazzisti (Joe Lovano, David Liebman, Bobby Watson e Benny Golson, Chick Corea, Tommy Flanagan, John Taylor, Christian Jacob, Steve Hamilton e Kenny Barron, John Scofield, Nguyen Le e Mike Walker, John Patittucci, Peter Washington, Furio Di Castri e Eddie Gomez, Trilok Gurtu, Jack DeJohnette, Jon Christensen, Gregory Hutchinson e Billy Drummond, Kenny Wheeler e Ingrid Jensen). Il suo lavoro con la Scottish National Jazz Orchestra include programmi monografici dedicati a fondamentali figure del jazz di tutti i tempi (Basie, Ellington, Mingus, Gil Evans, Maria Schneider, Monk e Metheny) nonché composizioni proprie (come “Beauty and the Beast” per Liebman o “Torah” per Lovano). Senza dimenticare il suo lavoro incentrato sul solo sax, “Alone At Last”, il cui uso di samples, harmonizer, loop machine e surround-sound è stato apprezzato nel tour che lo ha visto protagonista in USA, Francia, Germania, Svezia e Gran Bretagna. Come educatore ha cominciato con Gary Burton nel 1986, e continuando dal 1990 con propri gruppi-studio presso la Broughton High Jazz School e più di recente insegnando improvvisazione jazz alla Napier University ed al National Jazz Institute di Glasgow.

Uno dei contrabbassisti più riflessivi della scena odierna, Ed Howard è tenuto in grande considerazione dai colleghi per il suo intenso “feel”, avendo suonato con Roy Haynes, Gary Thomas, Victor Lewis, Herbie Hancock, Shirley Horn, Wayne Shorter, David Kikoski e Steve Wilson. Il suo modo di suonare incarna il meglio della tradizione jazz ma è anche influenzato da altri generi musicali (Peter Gabriel, Yes, Genesis e Gentle Giant). Ritenuto uno dei batteristi più coinvolgenti dell’attuale panorama musicale, lo stile di Gary Novak è rivolto alla precisione,alla finezza ed al buon gusto. Figlio del grande pianista Larry, ha trascorso molto tempo dietro i tamburi durante gli anni scolastici, per divenire in seguito membro dei gruppi più in vista del jazz contemporaneo, inclusi quelli con Chick Corea, Bob Berg, George Benson e Alan Holdsworth e per cinque anni è anche stato in tour con Alanis Morissette.

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