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Sognare di volare insieme alle aquile: in Sicilia si può, tracciando i loro percorsi

Per la prima volta in Italia è tra le montagne siciliane che si possono seguire i voli dei rapaci: esce fuori la storia di Lisa e Balu, due esemplari di aquila del Bonelli

  • 19 marzo 2018

Aquila del Bonelli

La prima si chiama Lisa, è nata in Sicilia orientale e ha preso il volo dopo aver passato 78 giorni nel proprio nido. La seconda invece si chiama Balu ed è una femmina involata a fine maggio da un sito della Sicilia sud-orientale.

Lisa e Balu sono due splendidi esemplari di Aquila del Bonelli (Aquila fasciata) e fanno parte dell’ambizioso progetto LIFE ConRaSi, che si prefigge di migliorare il successo riproduttivo e, conseguentemente, lo stato di conservazione di tre importanti specie di rapaci nidificanti nella nostra isola: Aquila del Bonelli, Capovaccaio e Lanario.

Ebbene per la prima volta in Italia, grazie all’utilizzo di trasmettitori satellitari posizionati sui volatili dal team del progetto, si sono potuti tracciare gli spostamenti delle aquile con un dettaglio veramente impensabile fino a pochi anni fa.

Lisa, per esempio, ha volato per un totale di 7.161 chilometri sui cieli siciliani. Ha iniziato ad esplorare l’orizzonte dirigendosi verso sud e poi verso nord. Ha attraversato l’intera Sicilia sorvolando i monti Erei, poi i Sicani, spingendosi fino alle alture del trapanese. Infine è tornata verso est, verso il catanese.
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Balu invece ha iniziato la sua dispersione ad agosto 2017, stazionando sui monti Iblei, per poi esplorare la Sicilia centrale fino al trapanese, dove adesso sembra essersi stabilita.

L’analisi dei tracciati di volo mostra come i rapaci prediligano le zone meridionali e occidentali dell’isola, tenendosi sempre a terra e senza dunque sorvolare tratti di mare o senza mostrare alcun interesse per le isole minori. Almeno fino a ora.

Nel territorio italiano, l’Aquila del Bonelli è presente stabilmente soltanto in Sicilia, dove sono stati recentemente censiti 44 individui maturi.

La specie è minacciata principalmente dalla distruzione del suo habitat, dal prelievo ai nidi per falconeria e dalle attività antropiche, e per questi motivi è considerata "in pericolo critico di estinzione" sul territorio italiano e rientra nella Lista Rossa delle specie italiane.

Questi primi dati sono di estremo interesse per gli studiosi e arrivano a termine di un lungo anno che ha visto l’intero team del LIFE ConRaSi lavorare assiduamente per incrementare lo stato delle conoscenze sulle tre specie di rapaci monitorati.

Se volete seguire gli ultimi aggiornamenti o se desiderate vedere i tracciati di volo delle due aquile potete collegarvi al sito ufficiale del progetto basta andare sul sito di Life ConRaSi.
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