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Sollima inaugura gli Amici della Musica

Sarà sempre Giovanni Sollima (martedì 11 novembre, alle ore 11 presso il teatro Golden) ad aprire il ciclo di dieci appuntamenti del Progetto Scuola

  • 9 novembre 2003

Brillante talento, tecnica indiscutibile, profonda conoscenza della tradizione e particolare attenzione alla ricerca, infine grande capacità di adattamento alle più diverse situazioni e suggestioni musicali: queste le principali caratteristiche di Giovanni Sollima, violoncellista sì ma soprattutto musicista a tutto tondo che, dopo il successo ottenuto lo scorso gennaio con il ciclo “I Canti”, si appresta ad inaugurare la settantaduesima Stagione concertistica degli “Amici della Musica”, martedì 11 novembre alle 21.15 al teatro Golden di Palermo (via Terrasanta 60), confermando l’affetto per il pubblico palermitano, nonché la duratura e ormai stabile collaborazione con la meritoria Associazione Siciliana, iniziata con il suo debutto nell’82. Per l’occasione, il musicista palermitano proporrà in prima esecuzione a Palermo la versione da concerto di “J. Beuys Song”, dove riemergono i temi scritti su richiesta della Biennale di Venezia per l’omonimo spettacolo di Carolyn Carlson, adesso presentati in una particolare solo-performance in cui il tondo registro del magistrale violoncello verrà supportato da sonorità ed effetti elettronici sapientemente dosati da Maurizio Curcio alla consolle.

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Nato nel ’62, Giovanni Sollima è considerato rappresentativo portavoce della musica contemporanea italiana, stimato ovunque nel mondo. Figlio del compositore e pianista Eliodoro Sollima, ha studiato con Giovanni Perriera, Antonio Janigro e Milko Keleman. Nel corso degli anni si è esibito come violoncellista al fianco di Claudio Abbado, Martha Argerich, Bruno Canino, Jorge Demüs e Giuseppe Sinopoli. Distinguendosi oggi per la sua opera di attenta ricerca musicale e creativa sperimentazione contemporanea, nelle sue composizioni - eseguite o incise da artisti di gran rilievo come Yurij Bashmet, Mario Brunello, David Geringas, Gidon Kremer, Yo Yo Ma e Riccardo Muti – egli fonde le tradizioni mediterranee con il minimalismo americano, il rock, il jazz. Nel 1996 ha presentato al Teatro Biondo lo spettacolo “Mittersill 101. Variazioni sul caso Anton Webern”, diretto da Roberto Andò e nel ’98 ha inciso il cd “Aquilarco” (per l’etichetta di Philip Glass), con Bob Wilson come voce recitante. Nel 2000 ha collaborato con il regista Marco Tullio Giordana alla colonna sonora del film “I cento passi”, ottenendo nel 2002 un grande successo di pubblico e critica con l’opera in due atti “Ellis Island” presentata al Teatro Massimo di Palermo, su libretto di Roberto Alajmo.

E sarà sempre Giovanni Sollima (martedì 11 novembre, alle ore 11 presso il teatro Golden) ad aprire il ciclo di dieci appuntamenti del Progetto Scuola, incontrando gli studenti delle Scuole medie inferiori e superiori, del Conservatorio e dell’Università di Palermo (ingresso su prenotazione: 1 euro), proseguendo nell’intento di mettere i più giovani a contatto con il mondo della musica colta.

Dando un rapido sguardo agli altri appuntamenti di questa Stagione, realizzati con l’apporto della Fondazione Banco di Sicilia, essi si articolano nei consueti turni pomeridiano e serale, avvalendosi anche quest’anno, oltre al già citato “Progetto Scuola”, dei “Tè concerti”: al carattere volutamente “classico” degli appuntamenti pomeridiani (incentrati tutti sul repertorio classico e sulla presenza di prestigiosi solisti quali Fazil Say, Salvatore Accardo, Grygory Sokolov, Viktoria Mullova e Uto Ughi) si accosta la natura più eclettica e aperta dei concerti serali, a partire dall’esibizione di Giovanni Sollima e proseguendo con le danze rituali di Raghunath Manet (paragonato per eleganza e plasticità a Nureyev), i concerti dei virtuosi chitarristi Sergio e Odair Assad, del pianista Carlo Boccadoro, del fiatista Markus Stockhausen, molto apprezzato anche negli ambienti jazz, del solido Pierre-Laurent Aimard e dell’ensemble Alter Ego di Frederic Rzewski, nonché la prima esecuzione assoluta di “How Now” di Philip Glass e le prime esecuzioni a Palermo del “Quartetto per la fine del tempo” di Olivier Messiaen e molte nuovissime opere di autori contemporanei. A tutto ciò si affianca la rassegna “Lo Schermo Magico”, scaturita dalla collaborazione con Ideanet, il Goethe-Institut e il Dipartimento di Arti e Comunicazioni dell’Università di Palermo, omaggio alle origini del cinema, con quattro capolavori del Novecento in versione restaurata, in particolare il film di Sergej Ejzenstejn “La corazzata Potëmkin” (1925) in versione integrale, le musiche dal vivo di Jean-Marie Sénia e le nuove colonne sonore in dolby-stereo di Michael Nyman e Philip Glass.

I biglietti sono venduti al prezzo di 15 euro per la platea non numerata, 10 euro platea non numerata (riservato ai soci Club la Repubblica, carta IdeaNet, Touring). L’abbonamento intero è venduto 125 euro, possibili varie riduzioni (100 euro per i senior, 25 euro per i giovani sotto i 30 anni, 7,50 euro per gli universitari assistiti dall’Opera Universitaria, 17,50 euro per gli universitari non assistiti). Le tessere relative alle convenzioni legate al Progetto Scuole sono 20 euro per gli studenti delle Scuole, del Conservatorio e dell’Accademia delle Belle Arti; 85 euro per i docenti. Ulteriori riduzioni sono possibili per coloro che intendano assistere ai concerti di più rassegne. Informazioni e prevendita presso l’Associazione Siciliana “Amici della Musica” (Palazzo Fatta, piazza Marina 19 - telefono 091.584665 - 091.584679); il Box Office di Ricordi (via Cavour 133 - telefono 091.335566); Master dischi (via XX Settembre 38 - telefono 091.213151).

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