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Stomp: un’esplosione di ritmo al Verdura

  • 18 luglio 2005

Nella magica atmosfera del teatro della Verdura di Palermo (viale del Fante), in occasione dell’omonimo festival, puntuale stagione estiva del Teatro Massimo, si esibiranno il 20 e 21 Luglio alle 21.15 gli Stomp, gruppo di artisti formatisi nell’estate del 1991 per le strade di Brighton, Gran Bretagna, e che, nell’arco dei tre lustri di attività, ha calcato le scene sempre con successo in ogni parte del mondo: Australia, Stati Uniti, Giappone, Europa, e spesso sono stati accolti in luoghi di prestigio come l’Acropoli di Atene e l’Orpheum Theatre di New York. Il nome degli Stomp evoca già di per sé ciò che il loro spettacolo è in grado di contenere: corpi in movimento, oggetti, suoni ed idee astratte che si compongono in un vorticoso flusso di musica, danza, teatro, coreografia e performing arts. Ma sopra ogni altra cosa, in una esibizione ricca di magnetismo e spettacolarità, questi artisti sanno rievocare quel ritmo sincopato, comune a tutte le culture, che rimane al di là della melodia e del tipo di musica. Stomp, dunque, è ritmo, ballo, corpi in movimento ma anche creatività plasmatrice. In uno spettacolo di questo tipo, infatti, non servono storie, parole o dialoghi, ma solo oggetti della vita quotidiana sottratti al loro banale destino e trasformati in veri e propri strumenti musicali.
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Si ha un bel credere che dei fiammiferi servano esclusivamente ad accendere fornelli o sigarette, che una scopa sia soltanto un utile attrezzo domestico, che un bidone vada bene solo a contenere carbone o spazzatura: con una dose di fantasia pari all’acrobaticità delle loro evoluzioni, gli Stomp sovvertono ogni consuetudine dimostrando che con creatività ed immaginazione si possono trasformare umili ramazze, semplici scatole di zolfanelli, coperchi e bidoni assortiti, ma anche altri materiali decisamente improbabili come bastoni, bacchette e perfino acqua e sabbia, in altrettante fantasiose sorgenti di suoni e ritmi. Autentici buskers, cioè quegli artisti che scelgono strade e piazze come loro palcoscenico, gli Stomp sono gli ultimi eredi di quel particolare modo di fare spettacolo che nel Regno Unito ha le sue profonde radici in quei teatrini rudimentali che durante il Medioevo venivano improvvisati nei villaggi in occasione di fiere e sagre paesane. Di quell’arte antica ed istintiva, gli Stomp, pur mantenendone intatta la semplicità e l’immediatezza comunicativa, ne hanno fatto un codice espressivo di segnali sempre più sottili e complessi, in cui l’ironia si tinge di surreale, la capriola diviene tensione plastica, il baccano si esalta in ritmo e a volte in sinfonia. I biglietti per lo spettacolo hanno un costo variabile, di 35, 30, 25, e 15 euro, a seconda del settore scelto. Per i titolari di carta Duo e Ideanet è previsto uno sconto del 20%, per i possessori della Carta Giovani del Teatro Massimo c’è uno sconto del 50%. E’ possibile acquistare i biglietti ai botteghini del Teatro Massimo e del Teatro di Verdura ed anche on-line sul sito www.teatromassimo.it.

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