TEATRO
TeatriAlchemici: una nuova realtà teatrale
Una nuova realtà culturale: i TeatriAlchemici, che, al Montevergini, presentano i primi lavori teatrali e il libro "Desideranza- Fufùll"
Al Nuovo Montevergini (via Montevergini 8) di Palermo venerdì 29 e sabato 30 maggio, verranno presentati gli spettacoli "Desideranza" e "Fufùll", opera della nuova realtà culturale palermitana TeatriAlchemici, nata nel 2005 da una sinergia tra due registi di differente formazione, Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi. In relazione agli spettacoli è stato realizzato un volume che contiene i testi delle performance, intitolato, appunto, "Desideranza- Fufùll". I due artisti, in merito alla loro esperienza, affermano: «Quattro anni di cammino apparentemente effimero si concretizzano, si fanno testo. Vedere gli innumerevoli giorni di prove trasformarsi prima in spettacolo e divenire poi di carta, è per noi uno dei tanti percorsi alchemici che ancora ci stupisce e ci inebria. In questo libro ci siamo noi e ci sono tutte le persone che hanno contribuito a queste creazioni».
In occasione della presentazione del volume "Desideranza- Fufùll", edito dalla casa editrice marchigiana "L’Orecchio di Van Gogh", che avverrà il 30 maggio alle ore 19:30, sul quale interverranno nomi illustri della scena contemporanea teatrale italiana come Cristina Valenti e Alfio Scuderi (che hanno scritto le note introduttive al volume), Claudio Collovà e Giuseppe Cutino, verranno presentati e messi in scena i due spettacoli della compagnia. Inoltre, durante i due giorni dell'evento, verrà allestita la mostra dal titolo “Iconalchimia, un Santo in Paradiso” che presenta i lavori di Luigi Di Gangi ispirati all'iconologia religiosa, insieme alle fotografie di Ugo Giacomazzi, frutto delle improvvisazioni della compagnia.
Gli spettacoli dei due registi nascono da un lavoro incominciato tre anni fa con i ragazzi down durante un laboratorio, da cui nascono gli spettacoli nei quali i registi stessi si sono messi in gioco, divenendo così dei giullari sopra le righe della scena attraverso il divertimento e l'essere "dada" (nome ispirato per l'appunto alla corrente artistica contemporanea, e che i registi hanno adottato in riferimento all'esperienza ludica in genere), muovendosi dall'interno della scena all'esterno di essa, senza che ci fosse una distinzione della dimensione spazio - temporale. Il risultato è stato un lavoro originale, maieutico e frutto di improvvisazioni allo stato puro dove i ragazzi down possono confrontarsi con l'arte del teatro, che è sempre in continua evoluzione, imprevedibile e mai scontata. Ulteriori informazioni su www.teatrialchemici.it
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