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Teatro Libero: la stagione numero 37

  • 21 settembre 2004

Una mela rossa bucata, con il simbolo del Dna aggrovigliato al suo interno, è il simbolo della stagione numero 37 del teatro Libero di Palermo che partirà il 12 ottobre con uno spettacolo in prima nazionale del brasiliano Jean Abreu, “O lungo Drom-Hibrido-Urges”. In tutto, sono ben quattro i calendari proposti: uno mattutino, “La scuola a teatro libero” dedicato agli alunni dalle materne alle superiori e università; uno pomeridiano “discenallecinque”, le domeniche, per le famiglie; due serali con più di venti titoli che spaziano dalla danza alla musica.

«Abbiamo notato che si è abbassata notevolmente l’età media dei nostri spettatori – spiega Beno Mazzone, direttore artistico del teatro – così abbiamo pensato di dedicare a loro una sezione apposita, ovvero “Invito al Teatro Libero” con undici titoli dedicati agli under 28». Il secondo spettacolo in programma (dal 26 al 30 ottobre) sarà il “Prometeo” di Eschilo, rivisto da Lia Chiappara che lo dipinge così: «Avevo voglia di misurarmi ancora con questo classico, con la parola eschilea cristallina che mi commuoveva. Così, ho deciso di farne una mia rilettura, cercando anche il confronto con gli attori che lavoreranno con me. È ancora possibile un Prometeo, oggi?». «Oltre a questo spettacolo, il Libero ne produce altri – annuncia Beno Mazzone – uno a maggio, “I giganti” diretto da Lia Chiappara, uno a marzo, il “Teatro senza animali” di Jean-Michel Ribes, diretto da me. Ho letto questo testo per caso e mi ha affascinato subito per le sue microstorie di deragliamento dalle consuete abitudini di tutti i giorni. Si racconta, ad esempio, di una famiglia che si ritrova nel salotto una gigantesca biro o la vita di due fratelli che si trovano in disaccordo su chi si il più intelligente dei due».

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Il terzo spettacolo prodotto dal teatro è quello che ha vinto la quinta selezione dei progetti scenici di giovani artisti sul tema “l’essere e l’altro”, dal titolo “Che male vi fo” di Isabella Ragonese, Antonio Biondi e Giuseppe Rizzo. Nel mese di novembre: il duo fiorentino formato da Maria Cassi e Leonardo Brizzi propone “B.B.B. Brecht-Beatles-Bussotti, ovvero un travolgente incontro tra musica e teatro attraverso gli artisti citati nel titolo; Gianfranco Pedullà ed il teatro popolare d’arte di Firenze portano in scena “Il giardino di Liuba”. A dicembre, la compagnia belga Les Argonautes propone un divertente spettacolo di circo-teatro “Zouff!”, mentre a gennaio ci si potrà tuffare nelle dense atmosfere di un genere teatrale francese come il Gran Guignol, grazie alle tre storie dirette da Massimiliano Civica.

«A febbraio – continua Beno Mazzone – ritorna lo spettacolo “White cabin” di Maxim Isaev e Pawel Semtschenko dell’Akhe Group di San Pietroburgo, dopo aver ricevuto diversi premi in più festival, mentre sarà presentato in prima nazionale da noi la coproduzione belga-canadese dello spettacolo “They won’t lie down” di David Pressault e Erwin Vann». Ci sarà spazio anche per rivedere alcuni spettacoli del repertorio come, tra gli altri, “La notte canta” di Jon Fosse o “Sogno di una notte di mezza estate” diretto da Lia Chiappara. Informazioni per abbonamenti allo 091.6174040 oppure su www.teatroliberopalermo.it.

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