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Un grande Palermo espugna l’Olimpico e sogna l’Europa

Diciannovesima giornata, 16 gennaio 2005: Lazio-Palermo 1-3

  • 17 gennaio 2005

Attenzione, a tutti i tifosi rosanero: la consultazione indiscriminata dell’attuale classifica del campionato di Serie A potrebbe provocare seri problemi di salute; se ne consiglia, dunque, un uso moderato. A mio parere bisognerebbe visualizzare un avviso del genere su tutti i quotidiani e rotocalchi sportivi di questa settimana: la splendida vittoria ottenuta ieri dal Palermo in casa della Lazio, infatti, ha confermato la formazione rosanero come una delle più gradite rivelazioni del torneo e il quinto posto nella graduatoria a soli 3 punti dalla zona Champions League è una situazione che, fino a pochi mesi fa, sarebbe stata assolutamente improponibile anche per il più temerario dei sognatori. Invece, per una volta, ci troviamo di fronte ad una realtà che supera ogni più rosea fantasia. Il progetto cominciato due anni e mezzo fa da Maurizio Zamparini continua a perseguire l’obiettivo per il quale è nato: proiettare il Palermo nell’universo delle grandi squadre e farcelo restare il più a lungo possibile. E sembra proprio che non sia un utopia irraggiungibile. Ieri si sono disputate le partite della 19^ e ultima giornata del girone di andata e i ragazzi di Guidolin, dopo aver fermato sullo 0-0 al Barbera il lanciatissimo Milan di Schevchenko e Maldini, erano attesi ad un’ulteriore conferma sul campo della Lazio. I biancocelesti, di contro, si presentavano alla vigilia di questo incontro come una delle squadre più in forma del momento, rigenerata dall’arrivo in panchina del nuovo tecnico Papadopulo, anche se privata del suo calciatore simbolo, Paolo Di Canio, e affaticata dopo il lungo match di Coppa Italia giocato la scorsa settimana contro il Cagliari.

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Per quanto riguarda il Palermo, Eugenio Corini ha stretto i denti ed è riuscito a scendere in campo nonostante alcuni problemi alla caviglia: il capitano rosanero ha giocato accanto a Barone e Morrone (ancora in campo al posto dell’indisponibile Mutarelli), mentre in difesa è rientrato Biava a far coppia con Barzagli. In avanti, Zauli e Brienza a supporto del solito Toni. L’incontro comincia con un Palermo spavaldo che cerca di imporre il proprio gioco, ma dopo una decina di minuti favorevoli, i padroni di casa cominciano a prendere il sopravvento grazie, soprattutto, al grande dinamismo dei gemelli Filippini (ex di turno) e alla tecnica di Fabio Liverani, vero unico ispiratore di tutte le manovre d’attacco dei biancocelesti. Dopo qualche opportunità sprecate la Lazio si porta, dunque, in vantaggio: l’ex pupillo di Cosmi si libera dalla marcatura di Barone e lascia partire un cross al centro dell’area palermitana. Guardalben prova ad intervenire ma sbaglia il tempo dell’uscita ritrovandosi a metà strada, mentre Biava non riesce ad anticipare Bazzani che colpisce di testa ed insacca nella porta sguarnita. La rete del vantaggio galvanizza la Lazio che potrebbe raddoppiare in un paio di occasioni ma nella più ghiotta, Antonio Filippini si fa ipnotizzare da Guardalben e spara alto da posizione favorevolissima; e così, il Palermo si scuote e perviene al pareggio. Corini batte un calcio di punizione da metà campo imbeccando Luca Toni lasciato colpevolmente solo dalla retroguardia biancoceleste: il bomber rosanero non può sbagliare e con un preciso colpo di testa mette alle spalle di Sereni. Un copione che i tifosi del Palermo non si stancherebbero mai di vedere.

Il primo tempo si conclude con un 1-1 che sta un po’ stretto agli uomini di Papadopulo. Nella ripresa le squadre scendono in campo e quasi subito ci si rende conto che il Palermo potrebbe approfittare di un netto calo fisico subito dagli avversari. La prima mossa, così, la fa Guidolin inserendo Terlizzi al posto di Barone e modificando lo schieramento: difesa a 3 e centrocampo a 4. La squadra risente positivamente di questa variazione e prende in mano le redini del gioco. La svolta decisiva arriva dal piede sinistro di Lamberto Zauli: il geniale fantasista rosanero raccoglie al volo un pallone messo in area da Morrone e, spalle alla porta, colpisce in girata mettendo la palla nell’angolo alto alla sinistra del portiere. Un capolavoro che fa esplodere di gioia i tremila tifosi del Palermo assiepati nel settore ospiti e che da il la alla meritata vittoria. Nel finale, infatti, il neo entrato Santana si invola negli spazi lasciati dalla Lazio alla ricerca del pareggio e serve a Toni un pallone che il centravanti insacca senza problemi. E’ la rete di un 3-1 che entrerà nella storia e che catapulta il Palermo al quinto posto in classifica in compagnia della Sampdoria. Domenica prossima si riparte dell’insidiosa trasferta di Siena; Toni e Biava saranno squalificati, ma il calciomercato è ancora aperto e Zamparini ha già pronto un regalo per il suo tecnico e per i suoi tifosi. E allora, smettiamola di stropicciare gli occhi: è tutto vero ed è bellissimo.

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