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Un mito del jazz approda a Palermo

  • 15 luglio 2006

Un concerto denso di emozioni e soprattutto carico di storia del jazz quello che si terrà mercoledì 19 luglio alle 21.30 nell'ambito del "Palermo jazz school meeting & festival" organizzato presso il Nuovo Montevergini di Palermo (piazza Montevergini 8): sul palco uno dei miti che quella storia l'hanno scritta, il sassofonista Lee Konitz accompagnao per l'occasione da Antonio Zambrini al piano, il grande Marc Abrams al contrabbasso ed il palermitano Mimmo Cafiero alla batteria.

Considerato uno degli esponenti di spicco del "cool jazz" Lee Konitz, classe '27, è fra i sassofonisti che ha condotto una personale ricerca musicale distinta da quella seguita da molti altri colleghi di strumento sulla scia della lezione parkeriana. Fra i suoi amici di pedana, nella metà degli anni quaranta, ritroviamo Claude Thornhill e soprattutto Lennie Tristano - pianista di grande sensibilità insieme al quale Konitz raggiunse vette di espressività artistica finora ineguagliate - e ovviamente Miles Davis: di Konitz è il sax nel must di ogni discografia jazzistica che si rispetti, "Birth of the Cool" (1948-1950).
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Dopo aver inciso con Tristano "Intuition", prototipo ignaro di jazz libero ante litteram, incontra un altro discepolo dl pianista, Warne Marsh, con il quale registra i primi dischi a proprio nome. Degli anni cinquanta sono gli incontr con Stan Kenton e Gerry Mullighan, mentre della metà degli anni sessanta sono le sue session in duo con rilevanti jazzisti dell'epoca, Jim Hall, Joe Henderson, Elvin Jones, il violinista Ray Nance, varando una formula che diverrà sua caratteristica peculiare e che ripeterà successivamente con Jimmy Giuffre, Martial Solal e Michel Petrucciani.

Ma un musicista della sua caratura il suo essere "uomo di incontri" non poteva non portarlo a incrociare sul proprio cammino figure quali Dave Brubeck, Ornette Coleman, Charles Mingus, Paul Bley, Gil Evans al quale rende omaggio al New York Jazz Festival del 1983 e, fra gli italiani, Enrico Rava. Spiccate le sue doti di improvvisatore, acclamate da tutti i grandi con i quali ebbe modo di suonare e confrontarsi, Konitz oggi è anche didatta, una delle leggende disposto a mettere la propria arte ed umanità al servizio dei giovani.

Il concerto sarà preceduto alle 19.30 dal Jazz Lab concert di Silvia Bolognesi, una delle poche contrabbassiste dell'attuale scena jazzistica, già all'interno della Luca Flores Jazz Band e di altre formazioni di rilievo del jazz contemporaneo. Dopo Konitz e compagni, a seguire ancora il concerto del sassofonista Mario Raja con Manuele Morbidini al sax contralto, Pedro Spallati ai sax tenore e soprano, Laura Tassi al sax tenore e Maurizio Leoni sax baritono, in una session di ottoni davvero imperdibile. Fra i concerti di richiamo ricordiamo quello di giovedì 20 alle ore 21.30 con il trio guidato dal chitarrista Garrison Fewell, scortato dal contrabbasso della Bolognesi e dalla batteria di Stephen Keogh. A margine delle serate concertistiche, si svolgeranno seminari e laboratori, per maggiori informazioni www.openjazzclub.it.

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