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"Un poliziotto a Palermo": mini serie su Boris Giuliano

Va in onda in prima serata su Raiuno, lunedì 23 e martedì 24 maggio, la miniserie di Ricky Tognazzi dedicata ad un eroe antimafia, il poliziotto siciliano Boris Giuliano

  • 24 maggio 2016

Assassinato da Cosa Nostra nel 1979 a Palermo, Boris Giuliano, da Milano dove lavorava era tornato in Sicilia per combattere la mafia, quella che Falcone definiva un fenomeno umano da contrastare.

Un poliziotto, un uomo, un eroe dei nostri tempi, uno di quelli che ha squarciato quel velo di omertà che sempre ha caratterizzato la mafia: a lui, a Boris Giuliano, il regista Ricky Tognazzi ha dedicato una miniserie che va in onda in due serate lunedì 23 e martedì 24 maggio in prima serata su Raiuno.

Un omaggio ad un grande personaggio che ha operato in solitudine nella convinzione che la Sicilia meritasse di essere salvata, di ritrovare una sua dignità. Ucciso dal mafioso Leoluca Bagarella con sette colpi di pistola alle spalle, Boris Giuliano è rimasto nella coscienza dei siciliani come una grande perdita, alla stregua di altri grandi "combattenti".

Solo un caso, o forse no, che la miniserie vada in onda in concomitanza con il ventiquattresimo anniversario della morte di un altro eroe antimafia, Falcone. Ad interpretare proprio Boris Giuliano in "Un poliziotto a Palermo" è Adriano Giannini, accompagnato da Nicole Grimaudo, Antonio Gerardi, Ettore Bassi, Tony Sperandeo, Francesco Benigno, Enrico Lo Verso.

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Insieme a Tognazzi la serie è stata scritta in collaborazione con Angelo Pasquini e Giovanna Koch, e ha potuto vantare la consulenza di un amico di Boris, il giornalista Francesco La Licata. Indagini e vita privata di un poliziotto, un vero segugio, che ha sacrificato la propria vita in nome di grandi convinzioni per combattere un cancro che ancora oggi indebolisce l’isola.

Il film di Tognazzi, tra ricordo e fiction, è una testimonianza ben costruita, a detta del figlio Alessandro Giuliano, che restituisce al mondo l’umiltà, l’umiltà e il coraggio di essere impavidi con i potenti, la forza di un uomo che non ha ceduto, non ha voltato lo sguardo ma ha sfidato la mafia dando voce al suo senso del dovere e della giustizia e che, in nome di questo, ha perso la vita con dignità.

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