Una "notte euromediterranea" per il dialogo
				Un'intera notte dedicata al dialogo interculturale è in programma, giovedì 22 maggio a piazza Bologni (Palermo) a partire dalle ore 16. La Notte Euromediterranea del Dialogo, questo il titolo dell'iniziativa promossa dal Cesie (Centro studi ed iniziative europeo) con l'Università degli Studi di Palermo, è densa di appuntamenti, e prevede due laboratori, uno a partire dalle ore 16 di cucina interculturale (Sri Lanka, Marocco, Costa d'Avorio), e l'altro dalle ore 17 di percussione africana. Alle ore 18 verranno inaugurate le mostre fotografiche di Reda Barradi, dal titolo "Diversi per cultura" e quella di Arianna Scavuzzo "Sguardi a Palermo". Dalle ore 19 comincerà la degustazione di piatti interculturali al Convento Carmine Maggiore di via G. Grasso 13/a nel pressi del mercato di Ballarò. Alle ore 23 sarà la volta dei concerti il primo gruppo a salire sul palco sarà i Matrimia, una band con una storia davvero singolare: sono sette musicisti di nazionalità diverse olandesi, francesi e siciliani di età diversissime tra loro che si incontrano a Palermo, accomunati per la musica klezmer e balcanica. Questa miscela bizzarra, quanto la terra da cui provengono, rappresenta perfettamente la loro proposta musicale fortemente contaminata ed eclettica. 
A seguire ci saranno i Djeli d'Afrique, un gruppo che ha la capacità di comunicare al di là dai linguaggi e che fa della musica un grande ed irrinunciabile strumento di incontro e comunicazione tra popoli e culture differenti. Percussionisti africani e musicisti occidentali si incontrano per proporre ritmi, suoni e canti della tradizione dell'Africa centro-occidentale. A seguire toccherà ai Cabeça Negra con la suadente voce di Jerusa Barros che si ispira ai più grandi artisti della morna e della coladeira capo verdiana come Ildo Lobo e Cesaria Evora. Poi toccherà agli Om, gruppo in attività dal '98 che ha intrapreso un percorso musicale improntato su una peculiare ricerca dei suoni, dei testi in lingue diverse e improbabili e di effetti scenici ricercati e imprevedibili. Il genere musicale coniato appositamente per loro è la musica "naif", in cui i suoni e le influenze più disparate sono i tasselli, le unità minime, sui quali si costruisce un contesto musicale diverso dalla semplice somma delle sue componenti. Parteciperanno alla serata anche i Don Settimo con alcuni componenti degli Akkura, Lello Analfino dei Tinturia e per concludere ci sarà un dj set fino all'alba a cura di dj Tagada. L'ingresso alla manifestazione è libero. (Alessia Rotolo)
			
							A seguire ci saranno i Djeli d'Afrique, un gruppo che ha la capacità di comunicare al di là dai linguaggi e che fa della musica un grande ed irrinunciabile strumento di incontro e comunicazione tra popoli e culture differenti. Percussionisti africani e musicisti occidentali si incontrano per proporre ritmi, suoni e canti della tradizione dell'Africa centro-occidentale. A seguire toccherà ai Cabeça Negra con la suadente voce di Jerusa Barros che si ispira ai più grandi artisti della morna e della coladeira capo verdiana come Ildo Lobo e Cesaria Evora. Poi toccherà agli Om, gruppo in attività dal '98 che ha intrapreso un percorso musicale improntato su una peculiare ricerca dei suoni, dei testi in lingue diverse e improbabili e di effetti scenici ricercati e imprevedibili. Il genere musicale coniato appositamente per loro è la musica "naif", in cui i suoni e le influenze più disparate sono i tasselli, le unità minime, sui quali si costruisce un contesto musicale diverso dalla semplice somma delle sue componenti. Parteciperanno alla serata anche i Don Settimo con alcuni componenti degli Akkura, Lello Analfino dei Tinturia e per concludere ci sarà un dj set fino all'alba a cura di dj Tagada. L'ingresso alla manifestazione è libero. (Alessia Rotolo)
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