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Una targa per ricordare il maestro Gianbecchina

Balarm
La redazione
  • 25 febbraio 2007

“Considero la pittura un atto d'amore, un inno al creato dal profondo dell'anima”. Sono parole del maestro siciliano Gianbecchina, a cui la città di Palermo ha reso un tributo giovedì 22 febbraio, quando il vicesindaco Giampiero Cannella, l’assessore comunale alla Cultura Tommaso Romano e il presidente del Consiglio comunale Toto Cordaro, hanno scoperto e presentato al pubblico una targa commemorativa in suo ricordo. La targa sarà apposta nella facciata della casa-studio dell’artista, in via Cavour 106. Nato a Sambuca di Sicilia il 2 agosto 1909 e morto il 14 luglio 2001, Gianbecchina ha compiuto gli studi artistici presso le Accademie di Palermo, Roma e Milano. Dal 1940 al 1979 ha insegnato al Liceo Artistico di Palermo e al 1° Liceo di Roma. Ha partecipato a numerosissime rassegne d’arte di rilievo nazionale e internazionale. Sue opere figurano nelle Gallerie d’arte moderna di Palermo, Firenze, Latina, Montecatini e presso Istituti di cultura ed enti pubblici italiani e stranieri.

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