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Viaggio tra i mercati dell’Isola

Accanto al convegno, si inaugura sempre mercoledì 10 dicembre nella sala delle Epigrafi del museo, la mostra “I mestieri dei mercati. Itinerario storico”

  • 10 dicembre 2003

Cassette di pesce fresco, campanacci, cianfrusaglie e pane ca meusa, in poche parole: la vivacità ed i colori del mercato diventano protagonisti di un convegno ed una mostra. Si apre mercoledì 10 dicembre e si conclude giovedì 11 al Museo archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo (piazza Olivella 24), un convegno dedicato ai mercati storici siciliani, tra passato e presente, tra tradizione e modernità. Due giorni dedicati alla valorizzazione del patrimonio dell’Isola, attraverso materiale sonoro, video e fotografie organizzati dal Centro regionale del Catalogo in collaborazione con i Musei Pitrè e Salinas, nell’ambito delle manifestazioni per il Venticinquennale dei Beni Culturali. Al centro del convegno, uno studio del Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione dei beni culturali e ambientali, nell’ambito dei finanziamenti dell’Unione Europea per Agenda 2000.

Ballarò, il Capo, la Vucciria e Sant’Agostino sono i mercati cittadini scelti per fotografare uno spicchio di isola, me c’è spazio anche per quelli dedicati all’argenteo pesce fresco, dove si trovano anche le “siccie” (seppie, Ndr) come quelli di Terrasini, Porticello, Isola delle femmine ed Ustica. Non solo i mercati di Palermo, ma anche quelli della provincia: Mazara del Vallo, Porto Palo di Menfi, Licata, Sciacca, fino ad arrivare a quello di Caltanissetta, ovvero quello dei fogliamari, i raccoglitori di erbe medicinali. Il Centro ha raccolto diverso materiale audio e video che sarà presentato nell’ambito del seminario ospitato nel salone del ‘500 del museo e conta sulla partecipazione di diversi studiosi e specialisti che tracceranno un organigramma dei mercati e delle fiere della Sicilia occidentale. Il prossimo anno, quando il lavoro sarà completato su scala regionale, tutto il materiale raccolto diventerà un libro ed un cd-rom che sarà distribuito nelle scuole e nei centri studi.

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Accanto al convegno, si inaugura sempre mercoledì 10 dicembre alle 12 nella sala delle Epigrafi del museo, la particolare mostra “I mestieri dei mercati. Itinerario storico”, dedicata alle collezioni del Museo etnoantropologico Giuseppe Pitrè. Dal broccolaro all’acquaiolo, passando per il venditore di ficodindia, la mostra di scatti che si potrà visitare fino al 10 gennaio, ritrae i venditori ambulanti attraverso un vero e proprio viaggio nella memoria dei nostri padri e nonni. Accanto alle fotografie si possono ammirare statuine di venditori ambulanti, stampe acquerellate, antiche cartoline e insegne di taverna, oltre ad un deschetto da acquaiolo d’epoca. Grazie ad otto pannelli esplicativi, inoltre, si possono rileggere le fiere, i mercati e le feste tradizionali del ventesimo secolo. Ma non finisce qui, poiché c’è anche una postazione audio, dove si potranno ascoltare le classiche abbanniate, le interviste ed altro materiale sonoro che mostra l’attività dei banditori del pesce, le feste e le fiere di bestiame.

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