MUSICA

HomeNewsCulturaMusica

Villa Pantelleria: al via il "Jazzopolis Festival"

Per quattro giorni il festival della musica jazz e delle sue contaminazioni, tra ritmi klezmer, flamenco e frevo, creati da artisti di fama mondiale

  • 13 luglio 2010

Un cartellone ricco e affollato per una proposta che, in quattro giorni, riflette in pieno l'idea di soddisfare gli esigenti palati sia degli appassionati del jazz, sia di coloro che vogliono addentrarsi nei percorsi meno convenzionali del genere, attraverso un mosaico sonoro di notevole originalità. Apre i battenti "Jazzopolis Festival", in programma da giovedì 15 luglio sino a domenica 18, nella suggestiva cornice di Villa Pantelleria (vicolo Pantelleria 10, Palermo).

Il calendario dei concerti sarà aperto giovedì 15 luglio alle 18.45 da Mimmo Cafiero con la partecipazione degli allievi della Open Jazz School e proseguirà alle 19.30 con un concerto laboratorio diretto dal contrabbassista Harvie S. La serata proseguirà alle 20.15 con Bossa Nova & Specials, con uno special guest ovvero Eric Miller al trombone, diretti da Loredana Spata, accompagnati dalla carismatica e prestigiosa presenza del cantante e ballerino brasiliano di Bahia Edimar Macedo Costa. Più tardi, alle 21.15, toccherà a Raw Materials, con Vijay Iver (al piano) e Rudresh Mahantappa (alto sax), i quali, attraverso percorsi riconducibili alle loro chiare origini indiane, portano il jazz a operare una commistione fra sonorità etniche ed elettroniche.
Adv
Quindi un’ora dopo si esibirà nuovamente l’Open Jazz Orchestra, con al sax l’ospite Giulio Martino, e ancora successivamente Ari Hoenig Punk Bop Trio, con il celebre batterista jazz Ari Hoenig e il suo repertorio di percussioni totali (nel suonare non usa solo le bacchette, ma anche le mani nude e i gomiti). La maratona sarà chiusa, un quarto dopo mezzanotte, dal duo composto da Mirco Rubegni alla tromba e Tarek Yamani al piano, in un’esibizione che miscela il jazz alle infinite varietà di commistioni che spaziano fra arabo, afro-cubano, brasiliano, flamenco ed elettronica. La giornata di venerdì 16 luglio sarà inaugurata dagli allievi dell’Open Jazz School diretti da Loredana Spata, per proseguire con un concerto laboratorio diretto da Giulio Martino e quello della formazione jazzistica siciliana degli After Work. Alle 21.30 arriva il Naima Jazz Vocal Quartet, gruppo composto da quattro voci femminili, e successivamente la serata proseguirà con altri tre concerti: quello di Franck Biyong & Massak, chitarrista di origini africane che si muove fra afro-pop e african jazz, quello di Abraham Inc., giovandosi del virtuoso clarinetto di David Krakauer e della direzione di Fred Wesley, e quello del duo composto da Eve Cornelious alla voce e Chip Crawford al piano.

Sabato 17 luglio apertura riservata nuovamente all’Open Jazz School diretta da Mimmo Cafiero, che anticipa un concerto laboratorio sotto la supervisione di Franck Biyong, battistrada a sua volta di “Sefaràd”, opera di Flamejazz: un concerto che si ispira alle atmosfere mediterranee più propriamente dette (fra Maghreb e Andalusia) e che presenta una stretta combinazione fra flamenco, canto sefardì e musiche popolari del mediterraneo. Alle 21.30 è il momento di“SweetS” di Gianni Gebbia (alto sax e live eletronics) & Francesco Cusa (percussioni), in un’esibizione dai crismi visionari e altamente sperimentali. Poco più di un’ora dopo, alle 22.45, ecco il trio composto da Danilo Rea (piano), Mimmo Cafiero (percussioni) e HarvieS (basso acustico); seguirà Vieux Farka Touré, originale chitarrista africano, presente fra l’altro alla cerimonia inaugurale dei recenti mondiali sudafricani. Il concerto di chiusura della giornata sarà invece affidato a Gary Smulyan (sax baritono) & Riccardo Fassi (piano), con “Two for Monk”, un tributo personale al leggendario Thelonious Monk.

Ancora l’Open Jazz School diretta da Mimmo Cafiero farà da apripista alle esibizioni di domenica 17 luglio, seguita da un concerto laboratorio coordinato da Eric Miller e le note del percussionista Vincenzo Palermo e la Scuola di Samba Fala Brasil. I concerti della sera vedranno invece protagonisti il Jason Lindner Trio, e il suo piano ora acustico ora elettronico, “Contact” con Billy Hart (batteria), Dave Liebman (sax), Drew Gress (contrabbasso), John Abercrombie (chitarra) e Marc Copland (piano), tutti nomi di rilievo ed esperienza nel panorama del jazz internazionale; l’Orquestra Spokfrevo, esponente di primo piano del frevo, il genere musicale che miscela gli stili diffusi presso lo città brasiliana di Recife; la chiusura della serata e del Festival sarà affidata al Claudio Giambruno Quartet con un sound che si giova delle composizioni originali del tenorsassonfista leader del gruppo, oltre che delle influenze dei singoli membri.

Fra le altre iniziative prese dall’organizzazione del Festival, vi è senz’altro da segnalare la possibilità di partecipare a dei workshop tenuti da prestigiosi docenti facenti parte il cartellone degli spettacoli, con l’intento di avvicinare i giovani musicisti siciliani al jazz, con corsi dedicati sia allo strumento che alla musica d’insieme, per un approccio che svaria dallo swing alla più moderne sperimentazioni contemporanee. I Workshop si terranno ogni mattina, nei giorni di svolgimento del festival, fra le 10 e le 15.30 nei primi due giorni e si protrarrano sino alle 19 nei due giorni di chiusura. I costi dei biglietti vanno dai 15 euro per la giornata singola (10 euro per gli studenti) o è possibile sottoscrivere un abbonamento alle quattro serate per un costo di 40 euro (30 euro per gli studenti). Per tutte le informazioni è possibile chiamare il numero 091.8431787 o visitare il sito www.jazzopolis.org

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI