Voli da e per la Sicilia cari: l'Antitrust apre un'inchiesta
Dopo un esposto presentato dall'associazione CODICI Sicilia sul costo eccessivo dei biglietti aerei per volare da e verso la Sicilia, l'Antitrust ha aperto un'inchiesta
Appartiene alla natura dell'isolano la consapevolezza di doversi spostare in continuazione per trovare la propria sistemazione dal punto di vista formativo ma anche professionale. I siciliani sono instancabili viaggiatori ma per raggiungere alcune mete sono costretti ad acquistare biglietti aerei, spesso troppo cari.
Perché in Sicilia, purtroppo, il sistema di trasporto aereo non funziona come quello sardo: non è prevista infatti l'applicazione di tariffe agevolate in nome della cosiddetta continuità territoriale, uno strumento legislativo europeo con cui si mira a garantire i servizi di trasporto ai cittadini abitanti in regioni "disagiate" della nazione a cui appartengono.
La Sicilia rientrerebbe tra queste ma la realtà dei fatti racconta di un contesto totalmente diverso. Dopo un esposto presentato dall'associazione CODICI Sicilia (Centro per i diritti del cittadino) in merito al costo eccessivo dei biglietti aerei riguardanti alcune tratte di voli in partenza da Catania, la Direzione generale per la concorrenza, direzione agroalimentare e trasporti dell'Antitrust ha voluto vederci chiaro e ha così aperto un'inchiesta.
Tante sono le denunce di molti consumatori siciliani raccolte da Codici, che segnalano i prezzi eccessivamente costosi per i voli in partenza dalla Sicilia e per quelli in arrivo. Particolarmente cara è risultata la Milano-Catania, tratta per cui spesso la tariffa è più alta del costo del biglietto per un viaggio da Milano a Tokyo.
Una situazione che ha suscitato tanta ira e sgomento, visto e considerato che le denunce dei passeggeri non sono relative a viaggi di relax ma a soggiorni urgenti per visite mediche, lavoro e studio. Il caso degli studenti è particolarmente emblematico perché in questo caso i costi dei voli incidono su spese come affitti, tasse universitarie e libri che già di per sé gravano molto sulle famiglie.
Trattandosi di una problematica collettiva, l'associazione CODICI si mette a disposizione e invita chiunque abbia subito disagi a raccontare la propria vicenda inviando una mail a segreteria.sicilia@codici.org.
Perché in Sicilia, purtroppo, il sistema di trasporto aereo non funziona come quello sardo: non è prevista infatti l'applicazione di tariffe agevolate in nome della cosiddetta continuità territoriale, uno strumento legislativo europeo con cui si mira a garantire i servizi di trasporto ai cittadini abitanti in regioni "disagiate" della nazione a cui appartengono.
La Sicilia rientrerebbe tra queste ma la realtà dei fatti racconta di un contesto totalmente diverso. Dopo un esposto presentato dall'associazione CODICI Sicilia (Centro per i diritti del cittadino) in merito al costo eccessivo dei biglietti aerei riguardanti alcune tratte di voli in partenza da Catania, la Direzione generale per la concorrenza, direzione agroalimentare e trasporti dell'Antitrust ha voluto vederci chiaro e ha così aperto un'inchiesta.
Tante sono le denunce di molti consumatori siciliani raccolte da Codici, che segnalano i prezzi eccessivamente costosi per i voli in partenza dalla Sicilia e per quelli in arrivo. Particolarmente cara è risultata la Milano-Catania, tratta per cui spesso la tariffa è più alta del costo del biglietto per un viaggio da Milano a Tokyo.
Una situazione che ha suscitato tanta ira e sgomento, visto e considerato che le denunce dei passeggeri non sono relative a viaggi di relax ma a soggiorni urgenti per visite mediche, lavoro e studio. Il caso degli studenti è particolarmente emblematico perché in questo caso i costi dei voli incidono su spese come affitti, tasse universitarie e libri che già di per sé gravano molto sulle famiglie.
Trattandosi di una problematica collettiva, l'associazione CODICI si mette a disposizione e invita chiunque abbia subito disagi a raccontare la propria vicenda inviando una mail a segreteria.sicilia@codici.org.
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