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"Vuccirìa", tre giorni di musica e tradizioni

  • 12 febbraio 2006

Una tre giorni nel segno delle tradizioni isolane, da venerdì 17 a domenica 19 febbraio, filo conduttore la lingua e le sonorità siciliane. Questa la cifra attraverso cui vuole leggersi l’iniziativa "Vuccirìa. Sonorità popolari contemporanee", prima edizione del festival promosso dal Comune di Palermo per rilanciare e far conoscere la musica popolare siciliana. Alla fine di ciascuna delle tre giornate, dunque, nella storica e suggestiva cornice della chiesa di Santa Eulalia dei Catalani, nel cuore dell’antico mercato da cui l’iniziativa prende nome, intratterranno il pubblico i concerti di musica popolare con artisti molto nomi anche al di fuori dei confini regionali: giorno 17 il percussionista Alfio Antico, Laboratorio Aglaia, Cecilia Pitino, Francesco Giunta, Mario Incudine, Laura Mollica e Giuseppe Greco, Nuklearte, ospite Elsa Guggino, sabato 18 Sara Cappello (vocalist già protagonista dell’ultimo festino), Carlo Muratori, Alfredo e Letizia Anelli, Lautari (gruppo che si muove lungo il sottile filo che separa tradizione e rinnovamento, in chiave rigorosamente acustica), Nakaira, Dounia, Ipercussionici (altra folk band di recente formazione ma già molto apprezzata), guest l’attore e autore Franco Scaldati, e, infine, giorno 19, gli Asteriskos (fra i gruppi folk più rappresentativi), i giovani pluripremiati Beati Paoli, Nanou Planes, Enzo Rao, Etta Scollo, lo storico trio dei Sun (Dario Sulis, Alessandro Palacino, Diego Spitaleri), il dj-set del giovane Giovanni Verga (spettacoli ore 20.30, ingresso libero).

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Dal nome di uno dei quartieri più popolari e noti del capoluogo siciliano, dal francese "boucherie" – segno di una delle tante dominazioni che hanno occupato l’Isola – ossia "carne", a sottolineare l’usanza di tenere appesi all’aperto i quarti bovini fuori dalle "carnezzerie", come raffigurato in una delle tele più conosciute di Renato Guttuso, «il progetto – dichiara il sindaco Diego Cammarata – nasce dalla volontà di associare la valorizzazione di questo luogo nel centro storico della città, che sa di tradizione, di cucina tipica e di cultura popolare, di mercanzie esposte e di "abbanniate" dei venditori, alla promozione della "world music made in Sicily". È un modo per investire su Palermo e sul rapporto stretto che c’è tra la cultura siciliana e la sua musica, che dalla tradizione radicata profondamente nel passato riesce a guardare e ad interpretare la contemporaneità, proponendo gli artisti più rappresentativi e offrendo un’ampia panoramica sui nuovi talenti».

E a latere della stessa, un’interessante proposta, artefice l’associazione ALI (Ambiente, legalità, intercultura), per un viaggio attraverso i luoghi di Palermo e provincia rappresentativi delle tradizioni locali, affiancati ai consueti percorsi legati ai beni confiscati alle mafie, alle aree protette e alle comunità interculturali residenti in Sicilia. Un progetto supportato da Libera e definito come "viaggi di turismo responsabile in Sicilia", in cui piccoli gruppi visiteranno luoghi culturalmente e storicamente importanti ma spesso poco conosciuti e non sufficientemente valorizzati (la foresteria dell’Istituto valdese del quartiere Noce, i mandamenti dell’Albergheria e di Castellammare con i mercati di Ballarò e, ovviamente, della Vucciria, l’Antica Focacceria "San Francesco", la più antica a Palermo, l’insediamento arbereshe di Piana degli Albanesi, famoso anche per i suoi "cannoli", Portella della Ginestra, luogo tristemente noto per uno degli avvenimenti più cruenti della storia siciliana, il quartiere della Kalsa nel centro storico palermitano, il Duomo della cittadina di Monreale con il suo chiostro benedettino, famoso in tutto il mondo, la Palazzina cinese, il santuario di Santa Rosalia), promuovendo in tal modo il contatto fra persone, gruppi ed associazioni che lavorano per uno sviluppo sostenibile in Sicilia e nel mondo. La quota di partecipazione è di 330 euro a persona, per il programma completo e maggiori dettagli è possibile visitare il sito www.alionline.it).

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