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Maltempo, alberi che cadono sulle auto a Palermo: il Comune interviene (in ritardo)

Amare Palermo significa pretendere il meglio per la città, per chi la vive ogni giorno e non solo per i turisti. L'appello del vicepresidente dell'Ottava Circoscrizione

Federica Dolce
Avvocato e scrittrice
  • 19 giugno 2025

L'albero caduto su un'auto in via Leopardi

Non si tratta di un uragano tropicale né di un fulmine a ciel sereno. A Palermo, basta il cedimento strutturale di un albero malato per generare danni, paura e – come spesso accade – una risposta tardiva. L'ennesima.

È accaduto ieri, 18 giugno, anche in via Villafranca e in via Houel, a pochi passi da via Dante, dove un grosso albero è crollato al suolo, spaccandosi in due: era cavo dentro, marcito, visibilmente malato da tempo. Solo per caso, e per fortuna, non ha colpito nessuno.

Ma le auto posteggiate nei pressi hanno riportato danni seri. Questa mattina, a distanza di ore dall’incidente, un gruppo di operai comunali – dotati di piattaforma e motoseghe – è finalmente intervenuto.

Hanno potato, tagliato, sgombrato rami, cercando di mettere in sicurezza l’area. Un intervento necessario, certo. Ma tardivo. E, soprattutto, figlio di un’urgenza che poteva essere prevenuta con una regolare e attenta manutenzione. Il verde pubblico non è un lusso! Parliamo di alberi, sì. Ma non di semplice "arredo urbano".

Gli alberi sono infrastrutture vive della città: filtrano l’aria, abbassano le temperature, proteggono dal rumore, assorbono anidride carbonica e restituiscono ossigeno. In una città come Palermo, soffocata dallo smog e dal traffico, il verde pubblico non è un vezzo. È un diritto collettivo, una necessità ambientale e – se vogliamo dirla tutta – anche un dovere civico.

Eppure, anno dopo anno, i segnali di abbandono si moltiplicano: alberi che si inclinano pericolosamente, rami che sfiorano balconi, radici che sollevano il marciapiede, siepi lasciate all’incuria.

Fino al punto di rottura, come in via Houel. Eppure non serve essere un agronomo per riconoscere un albero marcio. Serve attenzione. Serve presenza. E poi, ovviamente, la consulenza di un professionista qualificato. Serve una gestione programmata, affidata a personale competente e adeguatamente formato. Una semplice riflessione: Prevenire è meglio che… piantare!

L’amore per la nostra città si misura anche da questi gesti: dalla cura, dall’attenzione, dalla prevenzione. Non bastano i proclami o le inaugurazioni verdi in campagna elettorale.

Serve una manutenzione costante, con fondi certi e tempi certi. Serve che la cura del verde non sia una voce accessoria, ma centrale nei bilanci e nelle agende politiche.

«Quanto accaduto in via Villafranca – dove rami di grandi dimensioni si sono staccati, invadendo la carreggiata e mettendo a rischio pedoni e motociclisti – è solo l’ultimo episodio che conferma lo stato di completo abbandono in cui versa il verde pubblico in città.

Nella stessa giornata, un intero albero è crollato in via Houel», afferma Nicola Glorioso in qualità di Vicepresidente dell’Ottava Circoscrizione del Comune di Palermo, denunciando ancora una volta l’assoluta inerzia da parte degli uffici preposti e delle società partecipate incaricate della manutenzione ordinaria.

«Non si tratta di fatti isolati, già con la Delibera n. 57 del 26 settembre 2022, da me proposta e approvata all’unanimità dal Consiglio di Circoscrizione, era stata formalmente richiesta la potatura degli alberi compresi tra via La Farina, via Sammartino, via Dante e via Libertà.

Gli alberi di via Villafranca - dichiara il Viceresidente - inclusi in quel perimetro, non sono mai stati oggetto di alcun intervento, nonostante il chiaro mandato espresso da un organo istituzionale democraticamente eletto.

A ciò si aggiunge una cronica assenza di manutenzione delle caditoie stradali. In occasione della recente giornata di pioggia, le strade si sono trasformate in veri e propri fiumi, con gravi allagamenti che hanno esposto cittadini e veicoli a pericoli gravissimi. È evidente che la combinazione tra alberature trascurate e caditoie ostruite rappresenta un rischio strutturale per l’intera città.

Rivolgo, pertanto, - conclude Glorioso - un nuovo e fermo appello agli Assessorati, agli uffici tecnici comunali e alle società partecipate competenti, affinché si attivino immediatamente per programmare un intervento urgente di potatura in tutte le vie alberate e per predisporre la pulizia sistematica delle caditoie per evitare allagamenti e conseguenze dannose in caso di pioggia.

I cittadini non possono più pagare con la loro sicurezza l’inerzia e la disorganizzazione di chi è chiamato a garantire la manutenzione urbana di base».

Non si può più aspettare che l’albero cada per accorgersi che è malato. Occorrono monitoraggi frequenti, censimenti digitali degli alberi urbani, potature mirate e interventi preventivi. Occorre ascoltare anche i cittadini, che spesso segnalano situazioni di pericolo e ricevono solo silenzi. Facciamolo per Palermo, per noi!

Questo appello, sebbene provocatorio, nasce da un luogo d’amore. Amare Palermo significa pretendere il meglio per la città, per chi la vive ogni giorno e non solo per i turisti.

Significa camminare per le sue vie e sentirsi sicuri. Significa respirare aria pulita, godere dell’ombra di un albero sano, sapere che ogni angolo è curato come fosse casa nostra.

Ci auguriamo che l’intervento in via Houel non resti un episodio isolato, ma diventi l’inizio di una nuova attenzione. Perché ogni ramo che cade è un’occasione persa. Ma ogni ramo salvato può essere un nuovo inizio.
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