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Manco a dirlo è ambientato in Sicilia: ecco i nuovi scenari di "Mafia, Terra Madre"
Gli sviluppatori hanno visitato la Sicilia in prima persona, non solo per lasciarsi ispirare dai suoi paesaggi rurali ma anche per approfondirne la storia
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Arriva il prossimo 8 agosto su PC, PS5 e Xbox Series X|S, trasportando i giocatori in una Sicilia immaginaria dei primi del Novecento, un’ambientazione affascinante e ricca di storia che i fan della saga attendono di visitare da anni.
Lo scorso 10 maggio, il team di sviluppo ha condiviso un nuovo trailer di gameplay, varie immagini promozionali e alcune interviste, rivelando interessanti dettagli sul processo creativo.
Gli sviluppatori hanno infatti visitato la Sicilia in prima persona, non solo per lasciarsi ispirare dai suoi suggestivi paesaggi naturali e rurali, ma anche per approfondirne la storia. Per esempio, hanno avuto modo di confrontarsi con esperti locali sull’origine di Cosa Nostra e sull’antica tradizione artigiana legata ai celebri coltelli siciliani.
Chi conosce bene l’isola potrà riconoscere, nell’ultimo trailer, alcune delle location reali che hanno influenzato la creazione degli scenari di gioco. Tra queste spicca Cefalù: la sua iconica Porta Pescara, già comparsa anche nell’ultimo film di Indiana Jones, e il caratteristico porticciolo hanno ispirato un pittoresco villaggio di pescatori virtuale, cha sarà possibile visitare all’interno del gioco. Il gioco presenta anche suggestive rovine ispirate alla Valle dei Templi di Agrigento.
Nel trailer è possibile infatti vedere come sarà possibile visitare un tempio simile a quello dedicato a Zeus – un tempo il più grande tempio dorico del mondo – dove si svolgeranno delle intense sparatorie tra le maestose statue dei Talamoni.
Non mancano poi riferimenti a uno dei simboli più imponenti dell’isola: l’Etna, visibile in alcune sequenze del trailer con il suo tipico pennacchio di fumo sullo sfondo di scene d’azione.
Un altro scenario degno di nota che sarà possibile esplorare è un teatro lirico ispirato chiaramente al Teatro Massimo di Palermo, tra i più grandi d’Europa.
Ma le ispirazioni non finiscono qui. In una scena si vede il protagonista, Enzo Favara, camminare accanto al cartello di un paesino di campagna che sembra uscito da un racconto di Verga.
È confermato inoltre che esploreremo una "versione alternativa" di Corleone e una cittadina costruita attorno a una miniera di zolfo, altro elemento caratteristico della Sicilia di quel periodo.
Da segnalare anche le evocative sequenze ambientate nelle cripte, chiaramente ispirate al mito dei Beati Paoli e al celebre cimitero dei Cappuccini di Palermo.
Mafia: The Old Country, come suggerisce il titolo internazionale del gioco, manterrà infine la sua ambientazione principale in una Sicilia fittizia dell’inizio del XX secolo, in particolare nella città di San Celeste, già apparsa in alcuni flashback di Mafia II.
Questo nuovo capitolo punterà in modo deciso sulla narrazione e sull’atmosfera, con l’obiettivo di immergere il giocatore nelle dinamiche della malavita dell’epoca, tra tradizioni, vendette e onore.
Lo scorso 10 maggio, il team di sviluppo ha condiviso un nuovo trailer di gameplay, varie immagini promozionali e alcune interviste, rivelando interessanti dettagli sul processo creativo.
Gli sviluppatori hanno infatti visitato la Sicilia in prima persona, non solo per lasciarsi ispirare dai suoi suggestivi paesaggi naturali e rurali, ma anche per approfondirne la storia. Per esempio, hanno avuto modo di confrontarsi con esperti locali sull’origine di Cosa Nostra e sull’antica tradizione artigiana legata ai celebri coltelli siciliani.
Chi conosce bene l’isola potrà riconoscere, nell’ultimo trailer, alcune delle location reali che hanno influenzato la creazione degli scenari di gioco. Tra queste spicca Cefalù: la sua iconica Porta Pescara, già comparsa anche nell’ultimo film di Indiana Jones, e il caratteristico porticciolo hanno ispirato un pittoresco villaggio di pescatori virtuale, cha sarà possibile visitare all’interno del gioco. Il gioco presenta anche suggestive rovine ispirate alla Valle dei Templi di Agrigento.
Nel trailer è possibile infatti vedere come sarà possibile visitare un tempio simile a quello dedicato a Zeus – un tempo il più grande tempio dorico del mondo – dove si svolgeranno delle intense sparatorie tra le maestose statue dei Talamoni.
Non mancano poi riferimenti a uno dei simboli più imponenti dell’isola: l’Etna, visibile in alcune sequenze del trailer con il suo tipico pennacchio di fumo sullo sfondo di scene d’azione.
Un altro scenario degno di nota che sarà possibile esplorare è un teatro lirico ispirato chiaramente al Teatro Massimo di Palermo, tra i più grandi d’Europa.
Ma le ispirazioni non finiscono qui. In una scena si vede il protagonista, Enzo Favara, camminare accanto al cartello di un paesino di campagna che sembra uscito da un racconto di Verga.
È confermato inoltre che esploreremo una "versione alternativa" di Corleone e una cittadina costruita attorno a una miniera di zolfo, altro elemento caratteristico della Sicilia di quel periodo.
Da segnalare anche le evocative sequenze ambientate nelle cripte, chiaramente ispirate al mito dei Beati Paoli e al celebre cimitero dei Cappuccini di Palermo.
Mafia: The Old Country, come suggerisce il titolo internazionale del gioco, manterrà infine la sua ambientazione principale in una Sicilia fittizia dell’inizio del XX secolo, in particolare nella città di San Celeste, già apparsa in alcuni flashback di Mafia II.
Questo nuovo capitolo punterà in modo deciso sulla narrazione e sull’atmosfera, con l’obiettivo di immergere il giocatore nelle dinamiche della malavita dell’epoca, tra tradizioni, vendette e onore.
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