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"Montagne di rifiuti come a Palermo": se all'estero siamo un modello (da non imitare)

Una brutta figura che spinge a un esame di coscienza. Palermo finisce in un titolo di un quotidiano tedesco, ma questa volta (purtroppo) non ci sono complimenti

Balarm
La redazione
  • 17 maggio 2023

«Müllberge wie in Palermo», ossia "Montagne di immondizia come a Palermo".

È con queste poche e semplici parole che in Germania, un quotidiano di una piccola cittadina, ha "sbattuto" il mostro in pagina azzardando un paragone infelice che però, al tempo stesso, ha il sapore di uno schiaffo morale.

Una brutta figura sicuramente per la Germania (e la giornalista, in particolare) che per denunciare un disservizio locale ha pensato bene di citare il capoluogo siciliano, regalandogli un ritorno di immagine non proprio dei migliori.

Ma se da un lato, leggere questo scivolone giornalistico all'estero, mette rabbia. Dall'altro lato non possiamo non vedere quella verità che si cela dietro a un confronto così poco elegante.

Insomma, una brutta figura sì, ma anche uno stimolo per tutti a fare un bell'esame di coscienza.

Ad accorgersi del misfatto è stata un cittadina tedesca che ha a cuore Palermo e che ha pubblicato un post, con tanto di foto dell'articolo, sul gruppo Facebook "Residenti Centro Storico".
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«Non è una foto di Palermo, ma di una cittadina tedesca dove da qualche settimana una montagna di immondizia non viene rimossa - scrive Dorothea Urban - alla giornalista è venuto spontaneo intitolare l'articolo così: "Montagne di immondizia come a Palermo".

Ora, da tedesca originaria da quella cittadina, sbatterei il titolo in faccia alla giornalista, perché non penso sia giusto fare questo tipo di confronto, mettendo in ballo l'immagine di una città di per sé bellissima.

Dall'altra parte, dovrebbe far riflettere i responsabili di questa città se all'estero la prima cosa che viene in mente pensando a "montagne di immondizia" è la città di Palermo».

Tanti i commenti che si sono susseguiti subito dopo la pubblicazione del post tra gli utenti di Facebook. Tutti, o quasi, sono concordi nell'esprimere quel senso di indignazione mista a vergogna che provoca un articol del genere.

«Siamo tutti a metà tra il dare ragione sulla verità della gestione immondizia a Palermo - scrive Gemma - e il non poter accettare un articolo scritto così. Col nome della città usato in questo modo. Visto che è un giornalista tedesco, poteva ricordarsi che la fiaba del pifferaio magico viene proprio dalle sue parti. Ognuno guardi ai ratti di casa propria».

«In ogni caso tirare in ballo Palermo come esempio di inciviltà urbana non mi sembra molto elegante - gli fa eco Rolando -, perchè c'è in certe frasi un retrogusto di atavica malafede anche nei riguardi di palermitani che fanno il loro dovere. È il classico: di tutta l'erba un fascio».

Insomma, una brutta immagine per Palermo che, tra le innumerevoli bellezze, viene ricordata spesso solo per i lati negativi (che esistono in tutte le città del mondo).

E una brutta figura anche per la cittadina tedesca che avrebbe potuto utilizzare un modo più elegante per denunciare quella che di fatto è una realtà sotto gli occhi di tutti.

Per fortuna, la difesa non è tardata ad arrivare.

A tre giorni dalla pubblicazione dell'articolo, infatti, alla redazione del giornale è arrivata una lettera in difesa di Palermo, intitolata "Bellissima città" che critica la giornalista per aver messo in cattiva luce una città che ha tanto da offrire dal punto di visto storico, culturale e paesaggistico.
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