Montalbano "vince" agli ascolti ma divide il pubblico: come dice addio a Livia
"Il metodo Catalanotti" tratto dal libro di Camilleri segna di fatto l'ultimo atto del celebre personaggio televisivo in tv. Una puntata che riaccende il dibattito sul finale
Una scena da "Il commissario Montalbano"
Persino le repliche sono riuscite a tenere incollate allo schermo milioni di telespettatori. Iconiche sono diventate alcune espressioni della serie come “Montalbano sono!” o “Di persona personalmente”. La ricetta di questo successo dipende soprattutto dalla geniale penna di Camilleri, ma anche da altri ingredienti come l’affiatamento tra il cast e i registi, le musiche, la splendida fotografia: va a questa serie il merito di aver fatto conoscere una Sicilia diversa dai soliti stereotipi; forse troppo letteraria, inventata, eppure magica e affabulatrice, malinconica eppure vitale al tempo stesso.
Le suggestive ambientazioni (Scicli, Ragusa, Modica, Sampieri) hanno pure contribuito in maniera determinante. La puntata de "Il Metodo Catanalotti", andata in onda ieri in replica per la seconda volta, ha lasciato l’amaro in bocca a molti affezionati del commissario. In tanti non hanno accettato la fine della relazione tra Salvo e la storica fidanzata Livia e soprattutto tantissimi giudicano negativamente la mancanza di coraggio del commissario, che scappa, anziché affrontare la compagna in un confronto maturo.
La coppia non ha mai formalizzato la loro unione; il loro è un rapporto a distanza: Livia vive e lavora a Boccadasse in Liguria e Salvo a Vigata, località inventata ma che dovrebbe corrispondere a Porto Empedocle (Ag), città natale di Camilleri. Chi ha letto tutti i libri che hanno per protagonista Salvo Montalbano non ha potuto non percepire che il commissario, a poco a poco, invecchia, romanzo dopo romanzo e allo stesso tempo il suo rapporto con Livia perde smalto, si sfilaccia.
Negli anni i tradimenti di Salvo cominciano a diventare frequenti: li abbiamo visti. È inutile raccontarsi le favole, lo sappiamo che nella vita reale i rapporti cambiano, spesso si logorano, non resistono alle beghe della quotidianità o alla distanza e difficilmente oggi durano per periodi così lunghi… . Per Livia la tragica morte di Francois (un orfanello che avrebbero voluto adottare, ma che era stato affidato ad un’altra famiglia e una volta diventato adulto si era lasciato coinvolgere in traffici illeciti ed era stato ucciso) è stato un duro colpo, una perdita difficilissima da accettare e metabolizzare.
La donna ha provato grandi rimorsi e probabilmente anche inconsciamente ha incolpato il compagno: se Salvo l’avesse sposata come aveva promesso, se non si fosse tirato indietro all’ultimo momento, se fossero riusciti una volta sposati ad adottare il bambino…. Non sappiamo se anche Livia ha avuto dei dubbi, dei cedimenti: Camilleri non ce lo racconta, ma non lo possiamo escludere. Nel metodo Catalanotti però finalmente esplode: “Sono stanca, Salvo!”. Lo dice apertamente.
Livia è stanca di aver dovuto anteporre le esigenze di Salvo alle sue, di aver potuto stare con lui solo nei ritagli di tempo, di esser stata spesso un ripiego, una seconda scelta e mai una priorità. Forse il loro legame, come capita a molti, dopo tanti anni, è cementato più dall’abitudine e dalla sicurezza che ne deriva, che dall’amore. Ecco che un giorno però arriva una nuova collega, Antonia: una ragazza, semplice, fresca, libera, emancipata e Montalbano perde la testa come un ragazzino di primo pelo.
Il vecchio commissario torna a sentirsi giovane, ringalluzzisce. Non ha neppure paura di rendersi ridicolo agli occhi dei colleghi: non gli importa quello che pensa la gente. Lui vuole Antonia, non riesce a pensare ad altro e fa di tutto per averla. “Io con te mi sento vivo” le dirà “Ho il desiderio di stare vicino a te ad ogni istante, sento la necessità fisica di averti accanto. Io voglio stare con te. Io sono felice con te”. Montalbano ha paura del decadimento fisico e mentale e Camilleri in diversi romanzi mette in evidenza che Salvo non vuole più sentirsi vecchio.
Il commissario crede di riuscire finalmente a poter ingannare il passare del tempo con una donna più giovane: Antonia lo fa sentire di nuovo vivo, fa il miracolo. Camilleri lo mette nero su bianco: “Montalbano sintiva lentamente il so cori rapririsi per la filicità di essiri allato a quella creatura che era per lui come un rigalo caduto dal celo quanno oramà era sicuro che un miraculo simili, nella so vita, non sarebbe mai cchìù potuto accadiri. Non potiva essiri vero e quindi, cchiù che autro per essiri sicuro che quel momento fusse riali, misi un vrazzo torno torrno alle spalli di Antonia e se la stringì”. E la povera Livia? Montalbano spiega ad Antonia: “Livia è per me una persona importantissima, è una moglie, una compagna, stiamo insieme da così tanto tempo che non saprei neanche dirti quanto. Solo che…il nostro rapporto è ormai cambiato. La lontananza che prima era un pungolo per cercare di ritrovarsi quanto prima è ora solo distanza. La passione si è tramutata in amore fraterno".
E qui insorgono i telespettatori: lasciarla per telefono, non è da vigliacchi? Anzi…farsi lasciare, senza battere ciglio… Ma Montalbano non è un super eroe, è un uomo pieno di difetti: quante bugie, quante farfantarie ha raccontanto alla stessa Livia? Per quanto tempo le ha nascosto la sua amicizia con la svedese per esempio? Il finale dell’episodio è identico a quello del libro: Antonia scende di non prendere il treno che la porterà via da Salvo. Sceglie di restare. “E ora?” chiede Montalbano. “Ora siamo qui”. Camilleri concludeva invece in maniera molto esplicativa i il romanzo con queste parole: “Il rogo che avvampò tutta la notte/ e che ti arse fino alla più fonda radice/ Alla prima chiaria si smorzò, perse impeto e vigoria/ mutò il suo rauco ruggire/ in un balbettante crepitio/ poi tacque, per sempre. Era, lo sapevi, l’ultimo fuoco concessoti Dagli Dei nel tuo più tardo autunno. Non ce ne saranno altri. Ma adesso basterà un Everest di cenere Per seppellire questa manciata di braci/ Che ancora si ostinano a bruciare?”
|
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|










Seguici su Facebook
Seguici su Instagram
Iscriviti al canale TikTok
Iscriviti al canale Whatsapp
Iscriviti al canale Telegram




