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Nessuno è immune al contagio della bufala: ecco le fake news più diffuse sul Coronavirus

Il ministero della Salute si sta impegnando ad aggiornare una pagina del sito dedicata proprio alla raccolta delle principali fake news per evitare di seguirle

  • 1 aprile 2020

Le fake news (le bufale, per intenderci) sono il male di questi tempi. Orde di tuttologi che dall'alto della più totale incompetenza diffondono notizie non solo false, ma potenzialmente pericolose specialmente quando hanno a che fare con la salute delle persone.

Dai giornali ai blog, dai programmi tv alle radio fino ai social nessuno è immune al contagio della bufala e sta a noi riuscire a discernere tra chi è attendibile e chi no. Naturalmente l'unico modo per avere notizie reali e verificate è affidarsi agli organi competenti come il Ministero della Salute e l'Istituto Superiore di Sanità (che dipende proprio dal ministero).

Data la mole e la rapidità di diffusione di notizie false i canali ufficiali hanno dovuto attrezzarsi e fare una repentina contromossa per arginare queste bufale, elencandole una per una e spiegando nel dettaglio il perché della loro infondatezza (e spesso assurdità).

Il ministero si sta impegnando dunque ad aggiornare settimanalmente una pagina del sito istituzionale dedicata proprio alla raccolta delle principali fake news che potete consultare in qualsiasi.
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Vediamo quali sono oggi alcune tra le bufale sul Coronavirus più diffuse.

Iniziamo dalla madre di tutte le fake news, ovvero il nuovo Coronavirus è un ceppo di virus dell'influenza che è mutato: FALSO, i Coronavirus sono una famiglia di virus che possono infettare l’uomo e trasmettere diverse malattie e il virus Sars-CoV-2 (che provoca la malattia denominata Covid-19) mostra alcune somiglianze con altri virus, quattro dei quali possono causare normali raffreddori.

Ci si può proteggere dal Coronavirus facendo gargarismi con la candeggina, assumendo acido acetico o steroidi e utilizzando oli essenziali e acqua salata: FALSO, nessuna di queste pratiche è efficace e alcune di queste sono molto pericolose per la salute.

I bambini non rischiano di essere contagiati dal nuovo Coronavirus: FALSO, anche i bambini possono essere infettati, sebbene siano stati segnalati relativamente pochi casi.

Il Coronavirus rende sterili, soprattutto gli uomini: FALSO, non ci sono evidenze scientifiche che l’infezione causi sterilità maschile o femminile.

Se vieni contagiato dal nuovo Coronavirus te ne accorgi sempre: FALSO, la malattia in alcuni casi provoca sintomi simili a quelli di influenza e raffreddore con tosse secca, febbre, stanchezza, mentre in altri casi si manifesta con diarrea, iperemia congiuntivale, mal di gola, dolori muscolari, naso che cola, nei casi più gravi con difficoltà respiratorie e polmoniti. In genere all'inizio questi sintomi sono lievi, pertanto è possibile non accorgersi subito della loro comparsa.

Gli animali domestici possono trasmettere il virus: FALSO, non esiste alcuna evidenza scientifica che gli animali domestici come cani e gatti possano contrarre virus e trasmetterlo all'uomo. Ricordiamo anche che lavare le zampe con la candeggina non è soltanto inefficace ma anche estremamente pericoloso per la salute dei nostri animali domestici.

Altre falsità smentite dal Ministero della Salute: mangiare aglio, arance e limoni non previene l’infezione da nuovo Coronavirus, così come bere tanta acqua non lava il virus dalla vie aeree e non lo spinge nello stomaco dove viene distrutto dall’acido. Bere acqua o bevande calde non uccide il virus e mangiare tante proteine non aumenta l’efficacia del sistema immunitario.

Al rientro in casa bisogna sempre lavarsi i capelli e gli indumenti indossati: FALSO e poco plausibile se rispettiamo la distanza di almeno un metro dalle altre persone, tuttavia nel rispetto delle buone norme igieniche quando si torna a casa è opportuno riporre correttamente la giacca o il soprabito senza, ad esempio, poggiarli sul divano, sul tavolo o sul letto.

La suola delle scarpe porta sicuramente il virus in casa e trasmette l’infezione: FALSO, non è noto il tempo di sopravvivenza del virus in luoghi aperti e normalmente il pavimento non è una delle superfici che tocchiamo, quindi il rischio è trascurabile. Se in casa ci sono bambini basta rispettare le normali norme igieniche, togliendosi le scarpe all’ingresso in casa e pulendo i pavimenti con prodotti a base di cloro all’0.1% (semplice candeggina o varechina diluita).

Per sciogliere ogni dubbio al riguardo potete consultare giornalmente la pagina istituzionale del Ministero della Salute dedicata (e sempre aggiornata) con le fake news sul Coronavirus.
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