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Non hanno vinto ma ve li mostriamo: gli altri progetti per il Centro direzionale della Regione

I video rendering degli altri 4 progetti finalisti del concorso per il Centro direzionale della Regione siciliana scelti su ben 34 raggruppamenti che hanno partecipato da tutto il mondo

Balarm
La redazione
  • 30 marzo 2021

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Ricordate il video rendering del progetto vincitore del concorso internazionale per il Nuovo Centro Direzionale della Regione Siciliana?

Ebbene, chi non ha vinto - scelto però nella cinquina dei finalisti passando così nella seconda fase della selezione - ha deciso di mostrare comunque il proprio progetto.

Un tempo i progetti che non venivano selezionati rimanevano in un cassetto ma con i mezzi che abbiamo a disposizione oggi per fortuna possono ugualmente esserevisti da un vastissimo pubblico; che non è come vincere ma almeno c'è la soddisfazione di rendere pubblico, appunto, il frutto di un lavoro di gruppo importante, soprattutto considerato che sono stati ben 34 i raggruppamenti che hanno partecipato da tutto il mondo.

Vi mostriamo il video del terzo classificato ideato dallo studio Transit capogruppo mandatario e Studio Valle.
Progetto che Pietro Faraone (dello studio di ingegneria Faraone facente parte del team) ha pubblicato su Fb. Ecco cosa scrive: "La città, il promontorio, il mare. La terra, il vento, la luce. Abbiamo immaginato che il Nuovo Centro Direzionale nascesse da queste tre anime e tre nature del luogo, dalla loro interazione. Come i monti scivolano nel mare ed insieme sembrano abbracciare la città, quasi circondata, così la nuova casa dei siciliani si articola nel paesaggio tra abbraccio orizzontale e slancio verticale, in un flusso organico e dinamico che sintetizza e simboleggia la natura del luogo.
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L'abbraccio è accoglienza e diventa la parola chiave di uno spazio architettonico pensato come inclusivo e dialogante con il cittadino, in cui pubblico e privato convivono e si compenetrano funzionalmente e visivamente. Lo slancio verso l’alto è segno, immagine moderna e riconoscibilità fisica e culturale.

Il risultato d'insieme è un organismo unitario che conserva però l’identificabilità e l’autonomia delle sue singole parti. Nel flusso dell’abbraccio si dispiegano gli spazi aperti al pubblico, in una dinamica concentrica che ne suggerisce la percorrenza. Il cittadino viene gradualmente accompagnato a scendere nella grande piazza/giardino centrale su cui affacciano i servizi pubblici e gli spazi commerciali, a percorrere l’ampio boulevard curvo coperto di distribuzione degli assessorati, ancora invitato a seguire un percorso panoramico in copertura.

Il verde, l'acqua, la luce e le trame d'ombra diventano protagonisti di questo spazio raccontando l’'nima di Palermo, la sua natura e la sua storia. In una logica in cui gli elementi naturali si riappropriano degli spazi della città come veicoli per il dialogo e l’incontro, il verde è elemento compositivo dell’architettura e la persona è al centro del disegno".

Ci sono anche i video rendering del secondo, del quarto e del quinto classificato.

Buona visione.
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