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Non sembra, ma è un'area monumentale: quel rudere cadente alla Cala di Palermo

Hanno tolto dei cartelloni pubblicitari perché impedivano la visuale di questo "bene architettonico" ma nessuno sa esattamente cosa sia: è una cortina fortificata del 500

Balarm
La redazione
  • 21 marzo 2019

I cartelloni pubblicitari che sono stati rimossi a Palermo

Il nucleo Vigilanza Pubblicità della Polizia Municipale di Palermo (in collaborazione con la Soprintendenza) ha "restituito alla cittadinanza la fruizione del fronte architettonico di un bene monumentale" che si trova tra piazza Fonderia e il porticciolo della Cala.

Da un sopralluogo di monitoraggio contro l'abusivismo pubblicitario e di tutela per il patrimonio, è infatti emerso che quello che a tutti sembra un inutile rudere era quasi del tutto coperto da quattro cartelloni pubblicitari.

Cartelloni poi rivelatisi abusivi e di dimensioni tali da nascondere a cittadini e turisti questo "bene architettonico". Un bene che nessuno conoscosce e che era coperto da diversi anni.

I cartelloni sono stati trasferiti altrove, in un luogo non sottoposto a vincolo e le ditte proprietarie degli impianti sono state segnalate all’autorità giudiziaria per aver deturpato un bene di rilevanza storica e ambientale.

Ma ch cosa è? È un muro di cortina del Cinquecento: un tipo di muro difensivo che circondava e proteggeva la corte interna di un castello o di un palazzo.
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Queste mura erano spesso unite da una serie di torri o bastioni e contenevano a volte anche altri edifici, progettati per permettere a una guarnigione di resistere durante un assedio.

Peraltro, un tratto di questo muro è stato inglobato dalla clinica Zancla: all'interno della struttura ospedaliera si "nascondono" un muro a scarpa e una postierla.

Cosa sono? La "scarpa" è un'opera sempre difensiva che consiste nell'accostamento di un muro inclinato alla base di una cinta muraria o di una torre e servive anche a tenere il più distante possibile dal perimetro murario il nemico e le sue macchine d'assedio.

Le prime scarpe apparse addossate a pareti esterne compaiono già nel 1240 nei castelli di Federico II poi si diffusero nel Quattrocento per ovviare al problema rappresentato dalla nascente artiglieria.

La postierla invece, come intuibile, è una piccola porticina d'accesso riservata alle guardie che dovevano fare appunto la ronda sulle mura difensive.

l suo nome deriva dal latino tardo "posterula", a sua volta derivato da posterus (dietro), cioè situato dietro, in luogo nascosto.Per estensione la postierla indica una porta secondaria.
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