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Non solo il Fiume Oreto: i quattro "Luoghi del Cuore" che il Fai sta salvando in Sicilia

Li abbiamo votati noi e adesso, da promessa, il Fondo Ambiente Italiano li "salva" con interventi di riqualificazione e recupero perché possiamo continuare a goderne

Balarm
La redazione
  • 13 novembre 2019

L'interno della chiesa rupestre del Crocifisso a Lentini (Siracusa)

Non c'è soltanto il Fiume Oreto (guarda il progetto): il Fai interverrà sulla chiesa e sul convento di San Bonaventura a Caltagirone (Catania), sulla chiesa rupestre del Crocifisso a Lentini (Siracusa) e sulla chiesa del Santissimo Crocifisso di Montemaggiore Belsito (Palermo).

L’anno scorso oltre 2 milioni di persone hanno segnalato al FaI i propri luoghi più amati e, tra questi, i primi tre classificati riceveranno un contributo economico che li aiuterà a rinascere: il vincitore del censimento con 114.670 voti è il Monte Pisano, al secondo posto nazionale e al primo posto della speciale classifica dedicata ai luoghi d’acqua grazie a 83.138 voti, il Fiume Oreto a Palermo, inquinato per la presenza di numerosi scarichi fognari abusivi e perché utilizzato come discarica a cielo aperto (riceverà 65mila euro) e il terzo classificato è l’Antico stabilimento termale di Porretta Terme.

La commissione del FAI, composta da archeologi, architetti e storici dell’arte, ha vagliato le proposte secondo otto parametri di valutazione: numero di voti ricevuti; qualità e innovatività della proposta; possibilità di effettuare un intervento significativo e duraturo, anche se circoscritto; valenza storico-artistica, architettonica o naturalistica-ambientale; valore identitario per il territorio di riferimento; urgenza dell’intervento; partnership e costruzione di reti sul territorio; attività di divulgazione e comunicazione previste a sostegno dell’intervento.
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Grazie al contributo I Luoghi del Cuore di 25mila euro, in Sicilia il Fai sosterrà anche l’intervento sulla chiesa e cnvento di San Bonaventura a Caltagirone (CT) - al 21esimo posto della classifica nazionale del censimento 2018 con 17.558 voti - complesso monumentale fondato all’inizio del Seicento e ricostruito dopo il terremoto del 1693.

L’interno della chiesa, situata in pieno centro storico, è sontuosamente decorato con affreschi, maioliche e manufatti lignei: tra gli elementi di spicco la statua della Madonna realizzata dalla scultore Antonello Gagini (1478–1536), la pala d’altare di Vincenzo Ruggeri e il Crocifisso ligneo, opera di fra’ Umile da Petralia. Il convento vanta invece affreschi di Pietro Paolo Vasta, considerato uno dei maggiori pittori siciliani del XVIII secolo.

Trasformato in carcere nel 1890, il complesso venne chiuso alla fine del secolo scorso e oggi versa in uno stato di forte degrado.

Dalle realtà associazionistiche di Caltagirone è nato il Comitato “Caltagirone per San Bonaventura” con l’obiettivo di portare all'attenzione delle istituzioni l’urgente necessità di tutela di questo luogo di grande rilevanza storica e artistica oltre che identitaria, affinché la chiesa possa tornare alla pubblica fruizione e il convento venga strappato all’incuria. In quest’ottica si inserisce l’impegno per la raccolta voti a favore del bene in occasione della nona edizione de “I Luoghi del Cuore”.

L’intervento sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo - richiesto dalla Parrocchia di San Giacomo a cui fa capo il complesso - si concentrerà sul restauro degli intonaci dipinti nella Cappella di San Francesco e su altri interventi accessori. La cappella, costruita in epoca barocca dalla famiglia Gravina Interlandi, è affrescata con effetto trompe l’oeil e si apre sulla navata centrale, comunicando con la precedente e la successiva cappella attraverso aperture ad arco. La condizione attuale della cappella è talmente grave che, in mancanza di un immediato restauro, rischia danni irreparabili.

E ancora in Sicilia, con 10mila euro si interverrà per la seconda volta sulla chiesa rupestre del Crocifisso di Lentini (SR) – al 34eisimo posto in classifica con 11.063 voti. La Chiesa, abbandonata fino a tempi recentissimi, fa parte di un ampio e complesso apparato di insediamenti rupestri sorti nel luogo dell’antica città greca di Leontinoi - costituito da grotte prevalentemente artificiali, utilizzate nei secoli sia come abitazioni sia come luoghi di culto. Gli affreschi contenuti al suo interno, realizzati tra il XII e il XVII secolo, nonostante la rarità e il notevole valore, sono stati per lungo tempo trascurati e lo stato di cattiva conservazione in cui versavano – tanto più in un ambiente umido come quello della grotta – ha spinto i cittadini a mobilitarsi per la salvaguardia del bene già all’ottavo censimento “I Luoghi del Cuore”.

Durante il censimento 2016, infatti, la Chiesa rupestre di Lentini, grazie all’importante attività di raccolta firme e sensibilizzazione del gruppo d’iniziativa civica “Lentini nel Cuore” – che riunisce cittadini e associazioni di volontariato quali Neapolis, Archeoclub Lentini, Siciliantica, Proloco Lentini e Lions Club Lentini - raccolse 3.831 voti. A seguito di questo risultato la Parrocchia partecipò al bando 2017 “I Luoghi del Cuore”, presentando un progetto di recupero dell’affresco della Teoria dei Santi, in grave degrado, accompagnato da un virtuoso piano di comunicazione e di azioni sul territorio ideato dall’Associazione Neapolis.

Il progetto ottenne un contributo “I Luoghi del Cuore” a cui si aggiunse il cofinanziamento della Parrocchia. Sono stati diversi gli effetti virtuosi scaturiti dall’ottenimento del sostegno del Fai: da una parte l’intervento ha suscitato la nascita di una fruizione turistica, gli operatori hanno infatti iniziato a inserire la chiesa nei loro itinerari di visita; inoltre sono stati raccolti altri fondi sul territorio che hanno portato al successivo restauro dell’affresco della Madonna del latte.

In Sicilia il FaiI interverrà infine sulla chiesa del Santissimo Crocifisso di Montemaggiore Belsito (PA), il luogo più votato nelle filiali di Intesa Sanpaolo in occasione del censimento 2018 con 2.957 voti e per questo motivo vincitore di un contributo di 5mila euro, a fronte della presentazione di un progetto di tutela o valorizzazione da concordare con il Fai.

La chiesa è a navata unica e venne costruita nel 1676 per volere della principessa Lucrezia Migliaccio, riconoscente al Santissimo Crocifisso per la miracolosa guarigione da una grave malattia. La volta della navata è sontuosamente ornata con affreschi di Filippo Randazzo, detto il Monocolo di Nicosia (1692-1748), e dell'architetto trapanese Francesco Ferrigno (1686-1766). All’interno si trovano un antico crocifisso ligneo, che viene celebrato solennemente dal 13 al 15 settembre e trasportato in processione per le vie del paese, e un organo del 1799, realizzato da Giuseppe Fasuli e mai ammodernato nella parte strumentale e dunque, a differenza della quasi totalità degli strumenti esistenti, del tutto integro.

La comunità di Montemaggiore Belsito, sotto la guida del Parroco Don Salvatore Panzarella, si è impegnata nella raccolta voti durante la nona edizione de I Luoghi del Cuore e il buon risultato ottenuto ha permesso all’edificio religioso di primeggiare nella speciale classifica dedicata alle filiali di Intesa Sanpaolo.

L’intervento che verrà finanziato con i 5mila euro messi in palio - presentato dalla parrocchia di Sant’Agata Vergine e Martire a cui fa capo anche la chiesa del Santissimo Crocifisso - prevede la valorizzazione del sito grazie a un percorso sulla storia della chiesa e della venerata immagine del Crocifisso, con la realizzazione, in due stanze attigue alla sacrestia, di una sorta di “museo della memoria” dove saranno esposti anche alcuni monili in oro e argento che prima dell’ultimo restauro adornavano il manufatto.

Sulla scia del successo ottenuto al censimento del Fai il parroco ha inoltre deciso di lanciare un appello di raccolta fondi chiedendo di contribuire al Fondo restauro per la Chiesa del Crocifisso per proseguire nel recupero del bene.

Un totale di ventisette nuovi progetti in tutta Italia e 500mila euro a disposizione per dare un futuro ai luoghi del cuore cari a chi li ha votati nel 2018 alla nona edizione del censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Beni che ricordano quanto variegato e diffuso sia il nostro patrimonio, quanto sia secolare ma anche fragile, quanto sia legato all’ambiente che lo circonda e alle storie delle comunità che vi si identificano.
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