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Nuovo decreto sul Covid-19, stop ad eventi e rispetto delle misure: state buoni se potete

La situazione è ulteriormente cambiata e adesso bisogna essere ancora più prudenti e avere rispetto per gli altri, stop agli assembramenti e luoghi della cultura chiusi

Balarm
La redazione
  • 8 marzo 2020

Dobbiamo stringerci a coorte, rimanere uniti e compatti per la liberazione dall'oppressore straniero che in questo specifico caso è rappresentato dal virus Covid 19. La facilità di contagio è molto alta rispetto ad una normale influenza e per questo e per non intasare gli ospedali bosogna essere coscenziosi e avere rispetto degli altri e di noi stessi, lo abbiamo detto più volte (leggi qui).

Dopo il decreto del governo con un provvedimento condiviso da presidente del Consiglio e ministro della Salute si è stabilito che «nella Regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Verbano Cusio Ossola, Novara e Vercelli si deve «evitare ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonché all’interno dei medesimi territori».

Per evitare il contagio e dunque impedire alle persone di stare a distanza ravvicinata si è deciso di «sospendere tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati» e dunque di «sospendere ogni attività».
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Il provvedimento riguarda le «zone rosse» ma anche il resto d’Italia proprio per evitare che si creino altri focolai di Covid-19 o comunque il contatto tra le persone che potrebbero essere state contagiate ma essere asintomatiche.

Anche la Sicilia decide la chiusura dei luoghi della cultura: l'assessorato ai Beni culturali ha diffuso una circolare a tutti i direttori dei parchi e dei musei per disporre la sospensione “dell’apertura di musei, gallerie, parchi archeologici e luoghi della cultura regionali. I dirigenti responsabili degli istituti e uffici – si legge nella disposizione - daranno immediata attuazione al provvedimento”.

La mini-serrata è scattata con la sospensione del ricevimento del pubblico negli uffici delle Soprintendenze e negli uffici centrali del dipartimento dei Beni Culturali. In questo caso lo stop è previsto, salvo nuovo ordine, solo fino al 3 aprile.

Il presidente della Regione Nello Musumeci ha inoltre firmato un'ordinanza per imporre a “chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, di informare il medico di base e porsi in autoisolamento”, ed è stato predisposto un censimento (qui il link per il censimento).

La chiusura di parchi, gallerie e musei durerà fino al 3 aprile: fino ad allora sono sospesi – questa volta per applicazione diretta del decreto del governo Conte – anche tutti gli spettacoli cinematografici e teatrali. L'Anec, l'associazione di categoria dei gestori di sale cinematografiche, ha diramato questa mattina una circolare a tutti i propri soci chiedendo di adeguarsi da oggi alle disposizioni arrivate da Roma.

Per bar e ristoranti scatta invece anche in Sicilia l'obbligo di garantire la distanza di un metro fra gli avventori dalle 6 alle 18: la sanzione in caso di mancato rispetto della prescrizione può arrivare fino alla sospensione dell'attività.

Chiusi anche tutti i musei, le bibliotechie e le gallerie del Comune di Palermo (la Gam, i Cantieri culturali, Palazzo Ziino, Casa professa, l'Archivio storico, la biblioteca centrale e quelle decentrate, lo Spasimo, l'Ecomuseo del mare, la Fonderia e San Mattia dei Crociferi), la piscina comunale, lo stadio delle Palme, il PalaOreto e il PalaMangano.

Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87
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