NUOVI SPAZI
Occupato per 30 anni, ora "torna" a Catania: la nuova vita di uno storico edificio del '700
Ex convento delle suore Benedettine, l'immobile settecentesco è stato sede fino al 2021 del centro sociale occupato "Auro". Adesso è il momento della riqualificazione
L'ex convento delle suore Benedettine a Catania (foto di Roberto Viglianisi)
L'immobile settecentesco, per quasi due secoli è stato monastero femminile dell'ordine delle suore Benedettine sotto il titolo di "Sant'Agata". Nel secondo dopoguerra, venne ceduto dalla curia al Comune di Catania e per due decenni ospitò la tipografia del quotidiano La Sicilia ed Espresso Sera.
Dal 1991 fino al 2021 è stato invece sede del centro sociale occupato Auro, senza alcuna autorizzazione da parte del Comune che lo scorso settembre lo ha sgomberato con un'ordinanza.
L’intervento di rigenerazione urbana dell’immobile settecentesco in pieno centro storico, secondo il piano di massima elaborato dagli uffici delle rispettive direzioni comunali, è stato infatti premiato con l’inserimento in una ristretta cerchia di beni simboli di valenza storico a livello nazionale.
«Sono orgogliosa del lavoro svolto - ha detto l’assessore, Barbara Mirabella- e per il raggiungimento di questa importante opportunità che sviluppa un modello di turismo sostenibile in connessione con il mare, l’Etna e il territorio urbano.
Sorgerà un centro turistico culturale che muovendo da Catania porti i turisti lungo i tanti itinerari di bellezza del capoluogo, un’area welcome confortevole dove fare un primo e concreto ‘tour’ pianificando il proprio itinerario.
Un’opportunità di rinascita, attraverso la ricostruzione dei siti e delle strutture per renderle più sostenibili e la digitalizzazione dell’informazione con la rivisitazione dei percorsi turistici.
Il recupero di uno dei complessi culturali più grandi e belli della città per il rilancio dell’economia turistica culturale del nostro territorio, rispondente ai certificati di qualità internazionali.
E proprio per questo nei mesi scorsi, su input del sindaco Pogliese, abbiamo deciso il coinvolgimento degli ordini professionali nell’elaborazione del concorso di progettazione, per includere sensibilità diverse nell’interpretazione architettonica».
Tra i presenti anche il presidente della commissione consiliare Cultura Giovanni Grasso, il presidente dell’ordine provinciale degli architetti Carlo Sebastian Greco, la responsabile dei musei comunali Valentina Noto e l’ex funzionario comunale Carmelo Coco.
«Questo intervento - ha detto l’assessore, Sergio Parisi- che è frutto della collaborazione virtuosa fra le Direzioni Cultura e Politiche Comunitarie, immagina una città vocata al turismo sostenibile e capace di rispondere alle sfide della modernità.
La collocazione strategica del nuovo Centro, insieme con il recupero di un edificio storico, sarà fondamentale per ricucire le principali direttrici turistiche esterne con la mobilità urbana e gli attrattori culturali, perseguendo l’obiettivo di una Catania più moderna, accogliente e visitabile grazie a servizi adeguati.
Una "porta di ingresso" che sarà il biglietto da visita di una Catania che potrà e dovrà vivere di turismo e cultura».
Una volta aggiudicato dalla commissione il miglior progetto, si procederà alla pubblicazione della gara per l’esecuzione dei lavori che dureranno circa due anni.
L’azione progettuale riguarderà la realizzazione di un sistema di itinerari e percorsi urbani che dovranno indirizzare i flussi turistici provenienti dalle diverse porte di accesso della Città (aeroporto, porto, stazione centrale, parcheggi scambiatori) al Centro turistico di accoglienza e orientamento per palazzi storici, musei, luoghi di interesse storico e paesaggistico di Catania.
Il rinnovato immobile settecentesco di fatto, diverrà al contempo spazio fisico di assistenza ai turisti in arrivo in città e luogo in cui approfondire la conoscenza del territorio attraverso un’area virtuale e interattiva, un “Urban Center” dove raccontare programmi e progetti per la città sui servizi riferiti alla mobilità sostenibile.
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