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Palermo piange il "suo" San Francesco: addio a Biagio Conte, fratello degli ultimi

Il sindaco di Palermo ha proclamato il lutto cittadino esponendo a mezz’asta le bandiere presso tutte le sedi istituzionali e le scuole di ogni ordine e grado

Balarm
La redazione
  • 12 gennaio 2023

Biagio Conte

Addio a Biagio Conte, è morto il "San Francesco" di Palermo, missionario laico che ha deciso di dedicare la sua vita ai più poveri della città. Uno dei suoi ultimi messaggi è arrivato vicino a Natale. Un appello alla città che negli anni ha seguito e sostenuto la "Missione Speranza e Carità" che ha fondato. «Aiutateci, siamo in difficoltà a pagare i servizi luce, acqua e gas» ha detto Biagio Conte, 59 anni. Da tempo lottava contro un tumore al colon.

Il suo augurio a Palermo lo ha rivolto nel segno della sua testimonianza. Nel solco del suo impegno per il prossimo. «Noi non penseremo soltanto a noi stessi - ha detto - ma anche a chi sta soffrendo tanto, il povero, il senzatetto, le famiglie disastrate, i carcerati. Coraggio carissimi fratelli e sorelle non perdete la speranza».

Dare speranza, questo faceva il frate laico missionario, fondatore della Missione di via Decollati. Una realtà nata per cercare di rispondere alle drammatiche situazioni di povertà ed emarginazione di quella parte della città spesso invisibile, di cui ci accorgiamo a volte, sempre meno.
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Palermo, quella che lo ama e lo segue è rimasta col fiato sospeso per giorni. Un'apprensione alla quale si era unito anche il primo cittadino Roberto Lagalla, che ora lo ricorda: «La scomparsa di Biagio Conte lascia un vuoto incolmabile a Palermo. Anche nelle ultime ore più drammatiche tutta la città si è stretta attorno a fratel Biagio, a testimonianza del valore dell’eredità umana che oggi ci lascia e che non dobbiamo disperdere.

Resterà per me indimenticabile l’ultimo incontro di pochi giorni fa con Biagio Conte, durante il quale mi ha raccomandato di non dimenticare mai i poveri.

Di fatto, un’eredità lasciata alla città da custodire con senso di responsabilità. È con questo spirito di che l’amministrazione e la nostra comunità devono a stare vicini alla Missione Speranza e carità che continuerà a essere un punto di riferimento per Palermo anche se da oggi dovrà fare a meno del suo fondatore, della sua guida che resterà comunque fonte di ispirazione per tutti noi».

Il sindaco di Palermo ha proclamato per oggi, 12 gennaio 2023, il lutto cittadino in memoria di Biagio Conte, esponendo a mezz’asta le bandiere presso tutte le sedi istituzionali e le scuole di ogni ordine e grado. Disposizioni che dovranno essere mantenute fino al giorno in cui verranno celebrate le esequie.

Lo stesso Biagio Conte aveva reso pubblica la sua lotta contro la malattia, chiedendo all'arcivescovo Corrado Lorefice di pregare per lui.

Figlio di imprenditori edili, a tre anni viene portato in Svizzera in un collegio di suore, ritornando a Palermo a 9 anni per poi essere inserito nel collegio di San Martino delle Scale per quattro anni. A 16 anni abbandona la scuola media e inizia precocemente a lavorare nell'impresa edile della sua famiglia, ma a causa di una profonda crisi spirituale decide di allontanarsi dalla famiglia nel 1983, andando a vivere a Firenze.

Nel maggio 1990 decide di vivere come eremita, ritirandosi nelle montagne dell'entroterra siciliano e successivamente facendo un viaggio interamente a piedi verso la città di Assisi. Il viaggio è stato reso noto alle cronache per gli appelli della famiglia d'origine alla trasmissione Rai Chi l'ha visto?, dove Biagio ha risposto in diretta informando del suo cammino verso Assisi, dove arriverà il 7 giugno 1991.

Torna quindi a Palermo per salutare i familiari, con l'intenzione di trasferirsi in Africa come missionario, ma lo stato di miseria in cui ritrova la sua città lo porta a cambiare idea.

In un primo momento è attivo nel portare conforto ai senzatetto della Stazione di Palermo Centrale, per i quali si batte attraverso diverse proteste ed un digiuno, grazie al quale ottiene l'utilizzo di alcuni locali in via Archirafi, all'interno dei quali fonda nel 1993 la "Missione di Speranza e Carità", che oggi accoglie più di 200 persone.

Biagio Conte porta universalmente a tutti il messaggio di pace e fratellanza cristiano. Nel corso della sua vita è accaduto un evento ritenuto da alcuni un vero e proprio miracolo.

Il 16 gennaio 2014 è stato reso noto che Biagio Conte, da anni costretto su una sedia a rotelle a causa di vertebre schiacciate a seguito delle spossanti fatiche cui si è sottoposto nella Missione, già dalla estate prima aveva ripreso a camminare dopo un'immersione nelle acque di Lourdes.

Nel 2018, dopo la morte di alcuni senzatetto nelle strade di Palermo, in segno di protesta contro la povertà decide di dormire in strada, sotto i portici del Palazzo delle Poste centrali, iniziando uno sciopero della fame durato dieci giorni. In seguito la Regione ha finanziato l'ampliamento della missione di via Decollati.

Tra il 2014 e il 2015 è stato prodotto un film intitolato Biagio, dal regista palermitano Pasquale Scimeca. La visione del film, uscito nel febbraio 2015, è stata dedicata in particolare agli studenti delle scuole affinché potessero conoscere meglio la figura di Biagio Conte.
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