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Per chi non è riuscito a salirci: i primi minuti di volo su Palermo con il mitico Piper

Stupenda Palermo vista dall'alto anzi, dall'altissimo: un'opportunità che non tutti sanno, è ancora da cogliere. Nel breve video l'accensione dello storico aereo e il decollo

  • 22 ottobre 2018

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Il primo volo su Palermo lo fece Clemente Ravetto guidato in quell’avventura dall’imprenditore Vincenzo Florio il primo maggio del 1910, fu il primo volo di tutto il Sud Italia. Due pionieri dal coraggio visionario avevano così dato inizio alla storia dell’aeronautica nel Sud Italia.

Ravetto, pilota di origini piemontesi formatosi in Francia e poi stabilitosi a Palermo diede vita all'impresa, a bordo di un velivolo Voisin, che Ravetto si fece spedire dalla Francia smontato e che riassemblò con le sue mani.

La stessa emozione si può vivere oggi grazie al festival Le Vie dei Tesori (leggi di più) che all’aeroporto di Boccadifalco consente, su prenotazione e con il pagamento di un contributo (25 euro), di ripercorrere quella rotta a bordo di un piper, grazie all’Aeroclub Palermo, scegliendo tra due percorsi di visita.

È comunque possibile continuare ad effettuare i voli su Palermo anche alla fine della manifestazione culturale contattando direttamente l'Aeroclub di Boccadifalco, il costo complessivo è di 75 euro (25 euro a persona) per tre persone più il pilota (il piper può ospitare quattro persone).
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Il volo è emozionante, la sensazione è quella di essere dentro ad una piccola automobile, che però ad un certo punto si libra in volo e da Boccadifalco giunge a Capo Gallo, poi Mondello, poi Castello Utveggio su Monte Pellegrino, la maestosa città vista dall'alto e poi si ritorna. Il volo dura venti minuti, un punto di vista sulla città straordinario e avventuroso.

Al termine dell'esperienza verrà consegnato ai passeggeri il "battesimo del volo", cioè un piccolo souvenir. In quello che è uno degli aeroporti più antichi d’Italia, costruito anche con il sostegno di Italo Balbo, allora ministro dell’Aeronautica. Un luogo storico dove sono atterrati personaggi come Ingrid Bergman, Greta Garbo, Giulio Andreotti.

I primi, rocamboleschi, esperimenti di volo del secolo scorso si svolgevano nell’area dove ora sorge il parco della Favorita, mentre l’aerodromo di Mondello, in terra battuta e provvisto di hangar, si trovava nella discesa di Valdesi, alle falde del monte Pellegrino.

Oggi in quella zona, precisamente a piazza Caboto, una stele ricorda la storica impresa compiuta da Rovetto.

Poi la necessità di realizzare altri campi di volo in città oltre quelli alla Favorita e a Valdesi – Mondello, come la cascina Marasà (tra via Perpignano e via Di Blasi), nei pressi di quello che poi sarebbe diventato l’aeroporto di Boccadifalco, dove nasce il primo Aeroclub di Sicilia.

A presiederlo è un altro pioniere, il siciliano Giuseppe De Marco, che nel 1922 fonda il primo Aeroclub dell’Isola.
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