MOBILITÀ

HomeAttualitàMobilità

Pista ciclabile in corso Calatafimi sotto osservazione: i punti contestati e le soluzioni

Circoscrizione, consiglieri comunali e commercianti chiedono la revisione dell'attuale progetto. Tra i nodi da sciogliere la questione dei parcheggi e il traffico. Il punto

Balarm
La redazione
  • 17 dicembre 2025

Corso Calatafimi a Palermo

Prima i commercianti, poi la circoscrizione e ora anche la Terza Commissione del Consiglio comunale che chiede modifiche al progetto. La pista ciclabile di corso Calatafimi finisce "sotto osservazione".

Il progetto, che prevede di realizzare una ciclovia lungo tutto il corso da piazza Indipendenza fino alla Rocca, da giorni suscita discussioni e polemiche. A sollevare le prime reazioni la quarta circoscrizione, con i commercianti in prima linea, preoccupati che la riduzione dei posti auto su strada possa tradursi in un calo delle vendite nelle loro attività.

Il progetto prevede la realizzazione di una pista bidirezionale, con sede propria, divisa dal resto della carreggiata da cordoli, posta sul lato sinistro (nel senso di marcia piazza Indipendenza-Rocca).

Tra i punti contestati, le ripercussioni sul traffico e la riduzione dei posti auto su strada che la realizzazione dell'opera comporterebbe. Da qui la richiesta, avanzata soprattutto da residenti e quarta circoscrizione, di ridurre i marciapiedi attuali (e con l'occasione riqualificarli) per recuperare più spazio e, in alcuni tratti, prevedere addirittura una ciclopedonale.

È stata avviata persino una raccolta firme, da presentare al Comune e al sindaco, per chiedere di fermare la realizzazione dell'opera o di rivederne quanto meno l'impostazione attuale. A quest'ultima si è aggiunto nelle scorse ore l'intervento della Terza Commissione Consiliare che ha chiesto «il riesame dell'attuale configurazione progettuale» dopo un incontro col Rup, l'architetto Giovanni Sarta.

Tra le proposte fatte al responsabile unico del progetto: «Il mantenimento del maggior numero possibile di posti auto esistenti, in particolare nei tratti a maggiore vocazione residenziale e commerciale; l’adozione di soluzioni progettuali differenziate, in funzione delle caratteristiche dei diversi tratti di corso Calatafimi e l’avvio di un confronto strutturato e continuativo con la Circoscrizione, i residenti e gli operatori commerciali prima dell’avvio dei lavori».

«La promozione della mobilità sostenibile e la realizzazione di infrastrutture ciclabili rappresentano un passaggio imprescindibile per ridurre l’uso del mezzo privato, migliorare la qualità dell’aria e rendere la città più vivibile e moderna. Tuttavia, affinché questi interventi risultino realmente efficaci e condivisi, è fondamentale che siano progettati tenendo conto delle specificità dei territori e delle esigenze di chi li vive quotidianamente». Lo hanno dichiarato i consiglieri della Terza Commissione, Sabrina Figuccia (presidente), Massimo Giaconia (vicepresidente) e i componenti Ninni Abbate, Concetta Amella e Caterina Meli.

Dall'altro lato, il Comune, attraverso le dichiarazioni rilasciate dall'assessore Maurizio Carta a Balarm, ha assicurato che gli uffici stanno approfondendo le questioni tecniche e finanziarie per le soluzioni possibili che verranno loro proposte alla circoscrizione.

Nel frattempo infuriano le critiche dell'opposizione. «Se i progetti delle piste ciclabili su corso Calatafimi e via Oreto vengono definiti “errati” dallo stesso capogruppo della Lega e da alcuni consiglieri di centrodestra in circoscrizione, allora qualcuno deve assumersene la responsabilità politica» dice il consigliere comunale Antonino Randazzo (M5s) -.

«Non si può attaccare pubblicamente scelte che appartengono alla propria maggioranza e allo stesso tempo, restare comodamente al governo della città. Le alternative sono due: abbandonare la maggioranza che sostiene il sindaco Lagalla oppure chiedere le dimissioni dell’assessore Carta responsabile politico del progetto delle piste ciclabili, che di quella maggioranza – centrodestra e Lega Nord compreso – è diretta espressione. Basta con questi mascariamenti politici: i palermitani meritano chiarezza, non giochi di posizione e prese di distanza di comodo quando le decisioni diventano impopolari.

Nel merito del progetto della Pista Ciclabile sull’asse Calatafimi la soluzione - conclude Randazzo - non può che essere quella di una revisione prevedendo l’inserimento della pista ciclabile ma mantenendo tutti i posti sosta auto attuali, con il ridimensionamento dei marciapiedi, da interessare ad intervento di rifacimento, peraltro indicazione già prevista in un ordine di servizio dello scorso 6 dicembre 2024 ripresa delle attività firmato dal Rup del progetto».
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÚ LETTI