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Pressappochismo a go-go: a Palermo le tasse arrivano due volte se hai una casa museo

Invece che agevolazioni ci sono i rincari: ma le "Case Museo" come le Stanze al Genio sono dentro abitazioni private per cui la tassa dell’immondizia è già pagata

  • 22 ottobre 2018

La Casa - Museo "Stanze al Genio" di Palermo

Il Comune di Palermo per quanto riguarda la tassa sull'immondizia ha un regolamento che considera le Case Museo un qualcosa da tassare ulteriormente anzichè un bene da valorizzare e tutelare.

Ciò che in altre parti del mondo civilizzato viene considerato degno di tutela, per i funzionari del Comune di Palermo è solo una realtà come tante a cui richiedere una tassa più alta per fare cassa.

L’Area del Bilancio e Risorse tributarie applica un regolamento che valuta queste realtà al pari di una biblioteca, una scuola, un luogo di culto o un museo, dimenticando che le "Case Museo" non sono nulla di tutto ciò e si articolano all’interno di abitazioni private dove la tassa dell’immondizia la pagano già i proprietari.

Per il medesimo appartamento dove ha luogo la Casa Museo questi uffici decidono in maniera del tutto arbitraria che una parte della casa va tassata a nome dei proprietari ed un'altra parte con una tassazione più alta a nome dell’Associazione Culturale a cui vengono richiesti oltre 20mila euro per gli anni dal 2012 al 2016 ed altri 22mila per gli anni successivi.
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Peccato che il Comune non si accorga di come l’Associazione Culturale sia ospitata gratuitamente all’interno dell’appartamento di uno dei suoi soci e che non dispone di alcun spazio soggetto a tassazione.

Ho spiegato agli uffici competenti che le superfici attribuite erroneamente all’associazione culturale andavano computate ad i proprietari della casa, ho cercato di spiegare l’equivoco di questa follia senza ottenere nulla.

Ho anche presentato delle istanze che non hanno prodotto nulla e trovo assolutamente scorretto che il cittadino sia vessato dal pressapochismo di uffici che non funzionano per come dovrebbero.

Ho anche scritto al Sindaco ed all’assessore alla Cultura senza avere mai un cenno di risposta, per cui, al fine di evitare di rientrare tra i morosi, sono stato costretto a fare ricorso alla Commissione Tributaria per chiedere l’annullamento delle cartelle esattoriali.

Nonostante tutto ciò gli uffici comunali continuano a richiedere il pagamento di tributi per l’immondizia per l’anno in corso ad un associazione che come piu volte ribadito non dispone di alcuno spazio fisico.

Dispiace osservare questo becero atteggiamento che non prende in considerazione quanto rappresentato.

Auspico un inversione di tendenza rispetto a tutto ciò nell’ambito di una reale valorizzazione delle attività culturali.

L'autore è Pio Mellina, ideatore e gestore della casa museo Stanze al Genio: quasi 5mila maioliche italiane dipinte tra il 1500 e il 1900.
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